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La casa dei misteri
Ci sono casi in cui la realtà supera la fantasia: pare una frase banale, eppure è proprio questo ciò che contraddistinse le vicende di una ricchissima (e un po’ troppo superstiziosa) ereditiera, la cui esperienza superò addirittura l’irrefrenabile immaginazione del famoso autore Stephen King
LeggiIl caso del cucciolo di Bulldog
Racconto di Antonella Mecenero
Il dottor Watson è un stato un soldato, ha visto la morte in faccia, ma se a tendergli un agguato sono una donna gentile e un cucciolo dagli occhi languidi le cose si complicano.
Un mini apocrifo disimpegnato per tutti i nostri lettori, da leggere con un sorriso e aspettando le vacanze estive.
Gli eventi hanno un aggancio preciso con quanto narrato dall'autrice nel romanzo "Il mistero dell'uomo meccanico" (Baker Street Collection, Delos Books, 2014). Tuttavia, questa short story resta godibile anche a chi non ha letto quell'apocrifo sherlockiano.
Un mistero irrisolto
Era un mostro, eppure infiammò l’opinione pubblica e giornalisti e scrittori continuano ancora oggi a parlare di lui quasi come se si trattasse di una grande celebrità. Quello che troppo spesso i lettori sembrano dimenticarsi è che cinque vite furono brutalmente troncate
LeggiSherlock Holmes e l’affare Hentzau
Si va nella Ruritania…
LeggiArthur Conan Doyle e King Kong
I romanzi di Doyle sono stati fonte di ispirazione non soltanto per i futuri film incentrati sulle avventure del geniale Sherlock Holmes: anche King Kong e molte altre preistoriche creature, rese immortali dal mondo del cinema, devono molto al creatore del famoso detective
LeggiMacabra storia in cui realtà e fantasia si confondono
Nato il 4 settembre 1791, fu un famoso anatomista, zoologista, etnologo e dottore scozzese, tuttavia oggi è ricordato quasi esclusivamente per lo scandalo in cui rimase coinvolto, riguardante i sedici omicidi di Hare e Burke
LeggiSherlock Holmes al Raffles Hotel
Cioccolatini avvelenati…
LeggiThe Demon Barber
Uccideva i suoi clienti tagliando loro la gola con un rasoio e facendoli precipitare nel vuoto grazie all’ingegnoso meccanismo nascosto nella sedia su cui li faceva sedere.
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