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La fattoria dei corpi
Fra scienza e letteratura, le macabre strutture in cui vengono studiati i cadaveri e risolti casi di omicidio…
LeggiFinlandia: uno dei punti più caldi al mondo
In Italia non è particolarmente conosciuto, eppure con il suo primo romanzo, uscito in Finlandia nel 2002 e tradotto in italiano con il titolo L’uomo con la faccia da assassino, è riuscito a ottenere importanti riconoscimenti a livello internazionale, quali il Gran premio finlandese per la letteratura poliziesca, il Key Glass come miglior giallo nordico dell’anno e il Krimi Preis in Germania
LeggiLa Svezia si tinge di giallo
Pensiamo al termine “omicidio” e collochiamolo nel mondo della letteratura: i primi autori che ci vengono in mente sono quasi sempre inglesi o americani. E gli svedesi? Non possiamo ignorare quello che potremmo definire come un fenomeno recente all’interno del panorama letterario svedese: la diffusione di autori ormai pienamente affermati nel mondo del giallo a livello internazionale.
LeggiLo scrittore e l’agente segreto
Pare il titolo di un giallo, ma non è così: si tratta della vita del drammaturgo e poeta che per un certo tempo venne addirittura considerato più importante di Shakespeare nel panorama della letteratura inglese
LeggiK come Kriminal
I fumetti neri: un ricordo indelebile degli anni ‘60/’70. Tornano oggi in veste da collezionismo ma anche economica, fedeli alla regola del Pulp che vuole un intrattenimento alla portata di tutte le borse. E riaccendono stimoli e passioni
LeggiHerbert Adams: quando il golf entrò nella letteratura gialla
Ritratti di autori polizieschi che meriterebbero di essere conosciuti ma non lo sono abbastanza...
LeggiClaude Aveline
Claude Aveline, pseudonimo di Eugène Avtsine, nacque a Parigi il 19 luglio 1901. Gran nome della critica, del giornalismo e della letteratura francese del Novecento, fu sempre attivo politicamente.
LeggiA ruota gialla libera X
Occhio che ci sono anche i carabinieri…
LeggiLa sconfitta di Sherlock Holmes (1905)
Racconto di K.V.V.
Avvertenza (di Fabio Scaletti)
Il presente racconto, ritrovato nell’edizione n. 22 del 28 maggio 1905 della Domenica del Corriere, è opera, secondo la nota introduttiva redatta dal settimanale, di un romanziere russo, tale K.V.V., che lo aveva pubblicato su un giornale locale. Rientra dunque il quel genere narrativo prova vivente della narrativa ancora viva che è l’apocrifo. Si tratta di un racconto molto interessante perché, oltre a essere prestigioso per la sua –antichità– (basti notare che Conan Doyle non aveva allora ancora scritto il quarto romanzo e le ultime due raccolte di racconti del canone) e ad illustrare in modo brillante alcune situazioni della realtà russa dell’epoca, mette sotto la lente d’ingrandimento il metodo investigativo e raziocinativo di Sherlock Holmes, con un esito sorprendente. E’ un racconto che va ad arricchire il filone dei gialli che strizzano l’occhio alla storia e alla teoria del giallo, filone che certo costituisce una delle espressioni più raffinate e accattivanti della letteratura poliziesca.
Traduzione dal russo di A. Battara (opportunamente aggiornata).