
Per i Classici del Giallo Mondadori è in edicola I nove volti dell'assassino di Philip MacDonald. In un cupo mercoledì di novembre, lo scrittore Adrian Messenger compila su un foglio una lista di dieci uomini. Dopodiché strappa e getta nel fuoco le carte da cui ha ricavato nomi, indirizzi e professioni. Infine compone al telefono il numero di Scotland Yard per fissare un appuntamento. Al generale Firth, membro del Dipartimento investigativo criminale e suo vecchio amico, chiede di indagare in forma ufficiosa su quelle persone. Pur chiarendo che non si tratta di cospiratori implicati in una qualche macchinazione politica, non spiega le ragioni della richiesta. Al ritorno da un viaggio in America, di lì a quindici giorni, potrà forse dire di più sulla base delle informazioni raccolte. Ma Adrian Messenger non tornerà. Il suo volo di linea precipita nell’oceano in seguito all’esplosione di un ordigno. E l’enigma della lista si fa ancora più sinistro quando gli inquirenti scoprono quale sorte accomuna i dieci individui. Un enigma che il detective Anthony Gethryn è deciso a risolvere, costi quel che costi.
Philip MacDonald (1900-1980), britannico, dopo aver servito in un reggimento di cavalleria durante la Prima guerra mondiale intraprende una fortunata carriera come autore di gialli e sceneggiatore per il cinema e la televisione. Nelle sue storie, contraddistinte da trame ingegnose, la sapiente costruzione della suspense si accompagna alla raffinatezza stilistica. Personaggio ricorrente è l’investigatore Anthony Gethryn. Nel 1953 e nel 1956 ha vinto il premio Edgar per il miglior racconto. Ha pubblicato anche con diversi pseudonimi, tra cui Martin Porlock e Anthony Lawless; come W.J. Stuart ha firmato la novelization del film Il pianeta proibito.
All’interno, il racconto Ladri di bambine di Giuliano Cannoletta, vincitore del premio Termini Book Festival 2024.
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