Lascito di Natale di Anne Perry, Mondadori 2024.

Siamo vicini a Natale quando nella casa di Gracie Tellman arriva la giovane orfana MillieFoster di tredici anni, accusata ingiustamente in passato di furto e difesa egregiamente dalla stessa Gracie e da suo marito l’ispettore Samuel. Ora sta lavorando come domestica nella Harcour House ed è completamente spaventata perché vi accadono delle cose inspiegabili, dei fatti insoliti, delle vere e proprie sparizioni di dolci, budini, creme e altra roba da mangiare. Non solo di notte ma a tutte le ore del giorno. E nessuno della servitù dice niente. Per scoprire il mistero c’è bisogno del suo aiuto dato che, come ex domestica di Thomas e Charlotte Pitt, ha dimostrato più volte di essere una brava detective. Graciedecide perciò di aiutarla e, portando ottime referenze, riesce a farsi assumere  sostituendoMillie data per malata.

Subito intuisce che c’è qualcosa che non va come se una sottile paura e diffidenza aleggi tra i vari personaggi della grande magione. Nessuno vuole aprirsi, nessuno vuole parlare. Partendo dal maggiordomo per continuare con la domestica, la governante, la cuoca, il valletto, la cameriera personale, l’aiutante cameriera e il garzone. Effettivamente sembra proprio che qualcuno rubi qualcosa per portarlo su nel solaio. E allora ecco affiorare domande su domande “Ma chi c’è nel solaio?”, “Perché tenerlo rinchiuso?”, “Perché tanta segretezza?”,“Perché agire di nascosto?”. Quasi sicuramente per non farlo sapere alla strafottente, odiosa coppia di Gilbert e Julia Harcourt che trattano tutti con evidente disprezzo. Tra l’altro sono in una crisi finanziaria e il marito, per alleggerire le spese, vuole licenziare qualcuno della servitù. Gracie dovrà darsi da fare per scoprire il mistero del solaio, lottare fino in fondo e ritornare dai suoi. Comunque chi c’è nel solaio saprà farsi valere. Soprattutto da morto. Anzi,da morta…

All’interno il racconto Scacco alla prima di Carlo Onado.

Un racconto di merda. No, no il giudizio non è riferito alla qualità del testo! Assolutamente. Tra l’altro si legge molto volentieri. Voglio dire che questo umanissimo elemento naturale è presente come realtà e come simbolo. Lo scopriremo insieme a zio Walter…

Buona lettura.