New York. Waldo Wilmot Moore, impiegato nell’Ufficio controllo corrispondenza della compagnia Naylor Kerr muore investito da un pirata della strada in una zona poco frequentata della città.

Voci di corridoio sostengono che l’uomo sia stato ucciso intenzionalmente e il presidente della compagnia, Jasper Pine, si rivolge all’investigatore privato Nero Wolfe perché svolga le necessarie indagini.

Allo scopo, l’assistente del detective, Archie Goodwin, viene assunto dalla ditta come consulente dell’Ufficio esecutivo. Il personale della Naylor Kerr si rivela decisamente incline ai pettegolezzi e alle maldicenze, molti dei quali afferenti proprio al defunto Waldo Moore, che sembra aver avuto relazioni sentimentali con numerose colleghe, oltre a essere stato, in precedenza, l’amante di Cecyl Neylor, moglie del presidente della compagnia, nonché maggiore azionista della stessa.

Ben presto si verifica un altro decesso, secondo le medesime modalità del primo. E, per giungere alla verità, Nero Wolfe e Arche Goodwin dovranno muoversi in un fitto intrico di segreti, gelosie e reticenze.

Apparso in America nel 1947 e pubblicato in Italia dal “Giallo Mondadori” (n. 68 del 30 luglio 1949), Troppe donne (Too Many Women) di Rex Stout viene oggi riproposto nella collana “Beat Bestseller” di Neri Pozza Editore – da tempo impegnato nel recupero della produzione dell’Autore dedicata al geniale investigatore newyorkese e al suo arguto assistente – con l’originaria traduzione di Ida Omboni, debitamente aggiornata e integrata. Ad arricchire il volume, una interessante introduzione di Sandro Veronesi.

L'edizione originale e la prima edizione italiana di "Too Many Women"
L'edizione originale e la prima edizione italiana di "Too Many Women"

In Troppe donne, si potrebbe dire, convivono tutti gli elementi che rendono tanto godibili i romanzi di Stout. Una trama intricata, una ambientazione evocata efficacemente, i protagonisti proposti con plausibilità e ironia. I loro tratti caratterizzanti, a detta di molti, sembrano richiamare (e sintetizzare) i due principali filoni della narrativa di investigazione: il giallo deduttivo (rappresentato da Nero Wolfe che, ipotizza qualcuno, sarebbe nientemeno che il figlio segreto di Sherlock Holmes e Irene Adler) e l’hard-boiled (richiamato da Archie Goodwin, declinazione scanzonata e ironica del private-eye à la Hammett e Chandler).

Rex Stout al lavoro
Rex Stout al lavoro

Ma Stout non è stato solo un abile ideatore di trame poliziesche. L’introduzione al volume qui proposto rimarca la sua non comune statura letteraria, talvolta ingiustamente trascurata: il fatto che l’Autore si sia dedicato in modo pressoché esclusivo alla narrativa poliziesca potrebbe averlo penalizzato nelle valutazioni di certa critica.

Al contrario, secondo Veronesi – e noi ci associamo – “Rex Stout merita di essere annoverato tra i grandi scrittori americani del ventesimo secolo, e la sua giacca va appoggiata sulla stessa sedia su cui si trovano quelle di Ernest Hemingway, di William Faulkner, di John Dos Passos, di Raymond Chandler, di Flannery O’Connor e di John Fante.”

Troppe donne (Too Many Women, 1947)

Autore: Rex Stout

Traduttore: Ida Omboni

Introduzione: Sandro Veronesi

Editore: Neri Pozza – BEAT – Collana: BEAT Bestseller

Anno edizione: 2024

Pagine: 224

ISBN: 9788865597804