La torre delle tenebre di Paul Harding, Mondadori 2024.
Il 13 febbraio 1381, la vigilia della festa di San Valentino, Edmund Marsen, spietato esattore delle tasse per il Reggente Giovanni di Gand, si presenta presso la locanda Candle Flame di Southwark prendendo alloggio al Barbican, un’alta torre a due piani, insieme allo scriba e al capitano degli arcieri con i suoi uomini.
Il mattino successivo lo stalliere Mooncalf trova all’esterno due guardie uccise da dardi piumati conficcati nei loro petti. E poi, aiutato dal proprietario della taverna Simon Thorne, riesce a penetrare nella stanza completamente chiusa del castello dove ai suoi occhi si presenta un terribile spettacolo: tutto è stato buttato all’aria, Marsen e gli altri brutalmente assassinati insieme ad una prostituta, mentre una seconda ancora viva presenta un enorme squarcio alla gola. Sparito il capitano degli arcieri Hugh di Hornsey così come lo scrigno di ferro dell’esattore contenente il bottino delle imposte.
Ancora una volta il nostro parroco Athelstan e il coroner John Cranston si preparano “a immergersi nella viscida palude del delitto.” In un momento storico particolare dove sia gli Uomini Retti che i Vermi della Terra sostengono e nutrono l’odio per Giovanni di Gand tra cui c’è anche Beowulf, un assassino che ha giurato vendetta contro di lui. Durante l’ispezione sul luogo dei delitti Athelstan trova un guanto d’arme e una maglia metallica che sembra essere stata lubrificata. Di chi è? Perché è lì? Forse sono appartenuti a Beowulf? Dove si trova Hugh di Hornsey che aveva la terza chiave dello scrigno? Come ha fatto l’assassino a entrare nella stanza chiusa da tutte le parti?…
Tante domande per ora senza risposta a cui se ne aggiungeranno altre, molte altre che il nostro fraticello elenca a voce alta vicino al proprio gattone Bonaventure per avere un quadro della situazione. Che si complicherà ancora di più attraverso nuovi episodi con altri morti ammazzati, un tentativo di uccidere lo stesso Althestan, ricatto e scontri tra le fazioni in gioco, senza trascurare la presenza nascosta di una spia francese e quella ben visibile dell’inquisitore domenicano alla ricerca degli eretici lollardi.
Il tutto dentro una ricostruzione storica accurata, accuratissima che tratteggia una società tipica del tempo dove giganteggia la violenza e l’odio religioso (abbiamo pure la crudele esecuzione di un eretico). Per risolvere l’intricato garbuglio Cranston deve andare dal giovane re in persona che alloggia al Savoy per farsi concedere i poteri di giudice in suo nome con il diritto di ascoltare, giudicare e condannare in una sessione speciale da tenersi nella Candle-Flame. Poi basta riunire qui chi di dovere e ascoltare fratello Althestan. Con molta, molta attenzione che il collegamento tra tutti i fili della storia non è per niente semplice.
Buona lettura. Traduzione di Mauro Boncompagni.
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