Dieci incredibili giorni di Ellery Queen, Mondadori 2024.

Come da titolo sono veramente dieci incredibili giorni dove può accadere e accade di tutto. Partendo dallo scultore Howard Van Horn, che si risveglia in una squallida pensione di New York imbrattato di sangue non suo e con il volto tumefatto. Soffre di continue amnesie e questa volta forse l’ha combinata grossa. Occorre l’aiuto dell’amico e investigatore Ellery Queen conosciuto a Parigi prima della guerra, convincendolo a trasferirsi a Wrightsville nella dimora familiare per risolvere il problema.

E qui abbiamo dei personaggi particolari che contribuiranno al groviglio della storia, vedi il padrone di casa Diedrich Van Horn alto, muscoloso, tutto troppo grande, le mani, la bocca, le orecchie, gli zigomi, e la voce grossa come il suo corpo, che rammenta ad Ellery i semidei della mitologia. Sposato in seconde nozze con la bella, attraente, enigmatica Sally nata in una zona povera e pericolosa di Low Village. Aggiungiamo il fratello strafottente Wolfert “sottile e storto”, una vera caricatura che emana acredine e la mamma Christina “una vecchia, vecchissima donna”, con una voce sottile che ripete spesso frasi tratte dalla Bibbia.

Tralasciando strani incidenti e situazioni imbarazzanti sparse per ogni dove, il tutto si complica quando Ellery viene a sapere da Howard la sua relazione di una notte con Sally, e arriva la telefonata di un ricattatore che chiede un bel malloppo per non far conoscere il “fattaccio” a Diedrich. Ancor più si aggroviglia quando avverrà un omicidio presagito da Ellery, dopo una serie di dubbi e incertezze, ma con il morto sbagliato. Almeno così sembra…

Un anno dopo, sempre il nostro inquieto Investigatore, si ritrova a rimuginare sul caso tra anagrammi, nomi vari, la Bibbia con i Dieci Comandamenti (sì, c’è anche questa) e altri episodi particolari che ritornano alla mente in maniera del tutto diversa. E allora, per sciogliere definitivamente l’inaspettato, incredibile enigma, bisogna recarsi a trovare…

Un vero e proprio tenebroso viaggio tra i meandri contorti della mente umana tanto da sfinire letteralmente Ellery.

All’interno il racconto “Maledetti bambini” di Andrea Lauro, vincitore del premio NeRoma 2023.

Riprendo il commento dello stesso scrittore “Be’ che dire, c’è questo Franco che fa il bagnino in una piscina comunale. Avete presente quei bagnini che ti urlano sempre dietro: non fate i tuffi, non correte a bordo vasca? Certo che sì, nella vita tutti abbiamo avuto un bagnino Franco. Ebbene, Franco odia i bambini. Odia pure gli anziani. Fino a quando trova un anziano morto stecchito, e solo una bambina può aiutarlo a risolvere il delitto.” Racconto gradevole e simpatico soprattutto per merito di questa curiosissima bambina.

Buona lettura.