Buonvino tra amore e morte di Walter Veltroni, Marsilio 2023.
“O vediamo icche t’ha combinato i Vertroni” mi sono detto in puro dialetto staggese prendendo il libro.
Vediamo. Inizio tremendo per il commissario Buonvino di Villa Borghese. Proprio il giorno del suo matrimonio la moglie Veronica viene colpita da un killer e portata in coma in ospedale. A questo evento traumatico si aggiunge l’omicidio di un uomo alla casina di Raffaello in piazza di Siena crivellato di colpi tutti perpendicolari sul petto, le braccia dietro la schiena e i polsi legati con una corda. Vicino al corpo un disco a 78 giri con una incisione “TOSCA E LUCEAN LE STELLE” e sotto “SUNG BY SIGNOR CARUSO”.
Chi voleva uccidere la moglie e mettere fine alla vita dell’uomo come se fosse una esecuzione militare? Ci può essere un nesso tra le due morti? Presto si scoprirà essere Giorgio Caruso di 79 anni nato a Roma nel 1943, un barbone, un clochard figlio dell’ex questore di Roma Pietro Caruso mandato a morte nel 1944 nello stesso giorno e alla stessa ora! Perché? Quale il motivo di questa messinscena?…
Occorre dunque una doppia indagine e scavare soprattutto nella vita di Caruso e della sua famiglia con la collaborazione di tutta la squadra composta da elementi ben delineati con le loro problematiche fisiche e sentimentali. C’è chi ci vede poco e male, chi soffre di narcolessia e chi, invece, per la perdita del suo primo compagno, chi è fissato con i complotti e chi litiga per amore. Insomma una variegata fauna di umani uniti dalla passione per le indagini. Alle quali saranno utili le ricerche storiche del prof. di filosofia Antonio Areddu.
Intanto il commissario, esaminando le immagini riprese dai cellulari degli invitati durante la cerimonia, vede “un uomo che guardava oltre, impassibile” come materializzato dal nulla che ritroverà in altre foto precedenti con una cicatrice sotto l’orecchio sinistro. In seguito, dal cellulare di Veronica ascolterà un respiro affannoso come un doloroso lamento di un utente sconosciuto. Ed ecco il dubbio. Forse, allora, sua moglie aveva avuto una storia con un altro uomo come aveva perfidamente accennato qualcuno…
Dubbi, incertezze, riflessioni su riflessioni parallele alla trama che si svolge lungo un ampio arco temporale fin nella Roma post liberazione del 1944 corredata di intrighi e intrallazzi di ogni genere. Dura, per il Nostro, la ricerca della verità, “un’argilla fragile e delicata”, per cui non bisogna farsi prendere da “giudizi presuntuosi e frettolosi”. Ricco di colpi di scena e citazioni colte di vario genere (anche troppe), il racconto è dunque formato da una intensa indagine storica e da una analisi intima e delicata nel profondo che offre ampio spazio alla commozione, alla nostalgia, al dolore e al pianto.
Ma, comunque sia, in fondo La vita è bella…
Buona lettura
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