La scatola rossa di Rex Stout, Mondadori 2024.
Difficile far uscire Nero Wolfe dalla sua casa-serra e trascinarlo “in una allucinante corsa nel turbine caotico del traffico cittadino”! A meno che il giovane commediografo Llewellyn Frost non lo convinca con una lettera firmata dai migliori coltivatori di orchidee in America…
Allora il Nostro si deciderà a recarsi negli uffici di una casa di moda del noto stilista Boyden McNair sulla Cinquantaduesima strada, per investigare sulla morte dell’indossatrice Molly Lauck dopo avere mangiato un candito con cianuro di potassio da una scatola rossa rubata non si sa dove. Il commediografo ha paura che sia in pericolo anche l’altra indossatrice, la cugina Helen Frost.
Attraverso le indagini, piuttosto difficoltose perché diversi personaggi mentono o comunque nascondono qualcosa (avremo Dudley Frost il padre di Llewelling, Calida Frost la madre e Perren Gebert amico di famiglia), Nero Wolfe capisce che il veleno era stato preparato per colpire proprio lo stilista ghiotto di confetti il quale, dopo averlo addirittura nominato nel suo testamento lasciandogli anche una misteriosa scatola rossa senza rivelargli dove si trovi, assume un’aspirina e muore avvelenato da cianuro.
E allora via a cercare questa benedetta scatola rossa anche con l’aiuto di Saul Panzer e la sua squadra, sperando così di risolvere il problema. Assisteremo agli usuali scontri di Wolfe con l’ispettore Cramer ricco di grugniti, a battute con Archie Goodwin che racconta la storia, alla fervente passione per le orchidee e l’ottima cucina di Fritz Brenner. Di mezzo il classico ricco testamento, il passato che riemerge ricco di spunti nel presente e anche la strana parentela di certi personaggi. Non mancherà nemmeno un altro morto ammazzato con un espediente del tutto particolare. Cellule grigie e movimento a braccetto per tutto il racconto.
Ma, dunque, chi è l’assassino e quale il suo scopo? Per saperlo basta aspettare che Nero Wolfe inviti tutti a casa sua e ci illumini…
All’interno il racconto L’uomo che puliva la panchina di Michele Renzullo vincitore del premio NebbiaGialla 2023.
7 giugno 1989. Un ragazzo che lavora in un fast food racconta di aver visto in piazza San Babila un tipo strano con una cicatrice a forma di freccia sulla faccia pulire accuratamente una panchina e sedersi a leggere il “Corriere”. Cosa che si ripeterà più volte anche in seguito. Si passa poi alla sede operativa NOCS del 16 giugno 2022 dove si sta allenando, tra gli altri, il tiratore scelto Matteo Guerra che deve salvaguardare anche sua figlia. Tra una settimana faranno irruzione nel covo del superlatitante Rocco Farina, il più spietato e subdolo sequestratore. Ci potrà essere un nesso tra il pulitore della panchina e Rocco Farina?…
Ottimo.
Buona lettura.
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