Dopo Ti ucciderò e Una ragazza e una pistola, Time Crime ripropone, nella collana “La piccola biblioteca del crimine”, la terza avventura di Mike Hammer, il violento detective privato di Mickey Spillane.
La trama in breve, dal risvolto di copertina: il rappresentante Chester Wheeler è un vecchio amico di guerra dell’investigatore privato Mike Hammer. Viene ritrovato morto dopo essersi apparentemente sparato, in seguito a una notte di bevute con Hammer, il quale, svegliato dalle domande della polizia, sospetta un omicidio. Facendosi strada tra una sfilza di gay bar, circoli di gioco d’azzardo, modelle e ricattatori, si rende conto che qualcuno sta cercando di incastrarlo. Grazie all’aiuto del suo amico poliziotto Pat Chambers e della segretaria Velda, non si fermerà fino a che non avrà scoperto la verità.
Secondo Max Allan Collins, “Spillane scrive con velocità, e la sua poesia non levigata di narratore crea una città di fantasia, una New York di sogno e mito, popolata dalle stesse tipologie di personaggi che si trovano nelle opere di Daly, Hammett, e Chandler – good girls, vetri scuri, poliziotti frustrati, signori del crimine e pezzi grossi corrotti.”
Nato a New York nel 1918 e morto a Murrells Inlet nel 2006, Frank Morrison Spillane, meglio noto come Mickey, è figlio di un barista ed esordisce in ambito editoriale scrivendo brevi racconti seriali di genere pulp per quotidiani, periodici e riviste a fumetti della Marvel.
Appassionato di letteratura classica, abbandona gli studi di giurisprudenza per dedicarsi completamente alla scrittura. Nel frattempo svolge vari lavori: venditore di cravatte, bagnino sulle spiagge di Long Island, uomo proiettile al circo. Durante la seconda guerra mondiale combatte nell’aeronautica e, nel 1947, pubblica il suo primo romanzo con protagonista Mike Hammer, I, the Jury (giunto in Italia nel 1953 con il titolo Ti ucciderò). Sembra che, prima del successo, collabori con l’F.B.I. a pericolose operazioni antidroga.
Al primo, seguono altri romanzi, sempre accolti con entusiasmo dai lettori, tra cui appunto La vendetta è mia (Vengeance is Mine), Una ragazza e una pistola (My Gun is Quick), Il colpo gobbo (The Big Kill), Tragica notte (One Lonely Night…), Bacio mortale (Kiss Me, Deadly), Cacciatori di donne (The Girl Hunters).
Dà vita anche ad altri personaggi, ma Mike Hammer resta quello più radicato nell’immaginario dei lettori.
È considerato uno dei padri del genere hard-boiled, insieme a Dashiell Hammett e Raymond Chandler, autori peraltro assai diversi da lui. I critici valutano con sfavore la palese impronta reazionaria della sua produzione e la considerevole presenza, in essa, di violenza e sesso. Spillane potrebbe tuttavia definirsi un significativo testimone del suo tempo, capace di cogliere e di restituire efficacemente gli umori, le suggestioni e le ossessioni dell’America degli anni della Guerra Fredda. Rivisitato oggi, risulta un po’ datato, certe sue soluzioni narrative possono apparire scontate, pur mantenendo la sua pagina, ci sembra, un buon livello di leggibilità.
Nelle interviste che rilascia palesa il vezzo delle asserzioni “politicamente scorrette”. Si vanta di essere l’autore più tradotto al mondo dopo Lenin, Tolstoj, Gor’kij e Verne (ma loro sono morti, aggiunge). Dichiara di scrivere solo per guadagnare e di non avere ammiratori ma solo clienti. Ancora, sostiene di non essere interessato alle recensioni dei suoi libri ma solo ai rendiconti delle loro vendite. Talvolta sembra in effetti tenere a freno il suo talento letterario proprio per confezionare “prodotti” di sicuro successo commerciale. Anticomunista dichiarato, negli anni Cinquanta appoggia apertamente il maccartismo.
Nel 1983 riceve il premio alla carriera dei Private Eye Writers of America, nel 1995 conquista un Edgar Allan Poe Grand Master Award.
Da suoi romanzi sono stati tratti film, telefilm, radiodrammi e fumetti. In Cacciatori di donne (The Girl Hunters, 1963), dall'omonimo romanzo, Spillane interpreta il suo protagonista più famoso.
Celebre la serie tv degli anni Ottanta Mike Hammer, investigatore privato (Mike Hammer), con protagonista Stacy Keach.
La vendetta è mia, oggi riproposto da TimeCrime, si vale della traduzione di Luca Briasco, americanista e editor della casa editrice minimum fax. È autore di Americana. Libri, autori e storie dell’America contemporanea. Insieme a Mattia Carratello ha curato La letteratura americana dal 1900 a oggi (2011). È stato editor per Einaudi Stile Libero e, in precedenza, direttore editoriale di Fanucci, ha ideato la collana AvantPop, pubblicando come primo titolo la raccolta Schegge d’America. Nuove avanguardie letterarie. Ha tradotto, tra gli altri, Stephen King, Joe R. Lansdale, Howard Marks, Paul Harding, Richard Powers, Jim Thompson, J.G. Ballard, Daniel Mendelsohn.
“Risorgono in Hammer”, annota Briasco, “l’individualismo americano, lo spirito della frontiera, la diffidenza verso la mediazione dell’autorità (sia essa la polizia o la macchina della legge), l’autosufficienza e la vendetta come uniche, vere forme di purezza.”
“Un modello comportamentale, quello creato da Spillane”, conclude, “che eserciterà un influsso incalcolabile sulla cultura popolare americana.”
Titolo: La vendetta è mia (Vengeance is Mine)
Autore: Mickey Spillane
Traduttore: Luca Briasco
Genere: Crime
Editore: TimeCrime
Collana: Piccola biblioteca del crimine – Ciclo: Mike Hammer
Data di pubblicazione: 24 novembre 2023
Pagine: 224
ISBN: 9788866885047
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