Le tavole imbandite dalla Signora Hudson al 221B di Baker Street sono tra i momenti letteralmente più gustosi dei racconti di Arthur Conan Doyle. Quando Sherlock Holmes e il Dottor Watson si ritrovano davanti alla colazione o ad una cena fredda sappiamo che una nuova avventura sta per iniziare. E, sebbene Holmes spesso tradisca una certa avversione per la pancia troppo piena capace, a suo dire, di assorbirne le energie mentali, è innegabile che il cibo sia comunque un elemento utilizzato da Conan Doyle non solo per conferire ai suoi racconti un’atmosfera perfettamente British, ma anche per sottolineare momenti importanti, come le profonde riflessioni dell’investigatore o la caccia a qualche criminale, intervallata da rapidi pasti nei pub di campagna o anche nei raffinati ristoranti della City.
Parlare quindi di cibo non è affatto fuori luogo ma, anzi, un argomento di indubbio interesse per tutti coloro che desiderano approfondire il mondo di Sherlock Holmes da una prospettiva diversa dal solito. Ed è questo l’argomento a cui è dedicato il nuovo saggio pubblicato da Oligo Editore e scritto da Paola Alberti.
Leggiamo dalla sinossi che “giallo e cibo sono un binomio inscindibile e anche Sherlock Holmes non fa eccezione. Infatti, a differenza di quanto ci si possa aspettare, anche il famosissimo personaggio creato da Arthur Conan Doyle è un amante della buona tavola, basti pensare che nelle storie in cui Holmes è protagonista il solo pasto della colazione è citato ben settantatré volte. Tra realtà e finzione narrativa scopriremo i gusti raffinati del più famoso investigatore della letteratura, grazie anche alla riproposizione di alcune ricette della tradizione britannica come il melone con vino bianco, le uova Wensleydale e il pudding di cappone del Kent. Inoltre, il lettore troverà un interessante parallelismo tra la campagna inglese e quella toscana, grazie a Lucertolo, il commissario creato dalla penna del giornalista e gastronomo Giulio Piccini, che si muove nei bassifondi fiorentini nello stesso periodo in cui agisce Sherlock Holmes.”
Per una volta, invece di lanciarci all’inseguimento di un pericoloso assassino o alla ricerca di nuovi indizi sul luogo del delitto, non dobbiamo fare altro che sederci a tavola e accompagnare Sherlock Holmes nella degustazione di piatti in perfetto stile inglese, magari mentre il caminetto dello studio di Baker Street ci riscalda e ci conforta dai rigori dell’inverno.
A colazione con Sherlock Holmes di Paola Alberti, Oligo Editore, 112 pagine, brossura, Euro 13,00
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