Ombra di Enrico Pandiani, Rizzoli 2023.
Dopo il successo di Fuoco, vincitore del Premio Scerbanenco 2022, non poteva mancare il seguito. Questa volta niente fiamme rossastre a Torino ma l’ambigua oscurità dell’ombra.
I protagonisti principali sono: il marsigliese Max Ventura, ex Cesare Colucci, componente di una banda da “asporto” banche che gli è valso quindici anni di prigione, ora gestore dell’ottimo ristorante L’Évêché insieme alla sua meravigliosa compagna Federica; l’omosessuale algerino Abdel, ovvero Rachid Belghazi, ex ladro di professione innamorato delle auto d’epoca e del compagno avvocato, che ha aperto un’officina proprio per le auto suddette; la fu Florence Narindra oggi Sanda, padre malgascio e madre francese, ex spogliarellista e ballerina che ha fatto fuori un cliente troppo pressante, legata lavoro-affari-cuore con Salvo gestore di una conosciuta palestra di arti marziali; infine la bruna alsaziana Vittoria, allora Giselle Hartmann, in passato coinvolta in una brutta truffa, laureata infermiera e madre single felice della sedicenne Matilde, hacker espertissima.
Desidererebbero una vita normale ma, dopo essere evasi da un carcere francese, sono diventati detective, ben remunerati a dire il vero, di una agenzia investigativa gestita da Numero Uno, il suo misterioso fondatore. Questa volta devono indagare su un non chiaro incidente stradale, tra l’altro già archiviato, nel quale è morto il prete Mario Stejardt benvoluto da tutti. Al suo posto un nuovo parroco che durante le funzioni fa respirare un’aria gelida.
Con personaggi così diversi tra loro, insieme ad altri che si presenteranno, tra cui la già conosciuta detective Zara Bosdaves, uno dei fulcri principali della vicenda saranno le storie personali, storie dolorose e struggenti con il passato che riemerge spontaneo in certi momenti cruciali. Avremo il Sentimento scandagliato nei suoi molteplici aspetti: amicizia, amore, attrazione anche verso lo stesso sesso uomo o donna che sia, nostalgia, rabbia, rimpianto, tensione, paura, gioia e dolore… Nessuno viene sottratto a questo intimo esame, i “buoni” ma anche i “cattivi” che talora si interrogano sulla loro esistenza, su ciò che vogliono e che devono fare, su ciò che sono e vorrebbero essere.
E poi l’indagine, un lavoro di squadra con affiatamento e divisione dei compiti dove ciascun membro mette all’opera le sue doti, le sue capacità: colloqui, pedinamenti, uso dei più moderni sistemi tecnologici. Di mezzo il potere, gli sporchi affari e lo sporco denaro che investe anche importanti uomini di chiesa. Per giungere al risultato verranno sfruttati tutti i mezzi possibili, anche le maniere forti al bisogno, in una periferia di Torino ben delineata nei suoi caratteristici aspetti. E dunque ci troveremo di fronte ad un bell’impasto variegato di storie personali, sentimento e abilità investigativa ricca di continua tensione che può portare alla morte.
Buona lettura.
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