L’automa di John Dickson Carr, Mondadori 2023.
Il mastodontico Gideon Fell arriva a pag.65 sprofondato e ansimante nella poltrona più grande nel salotto dello scrittore Brian Page con i suoi occhi scintillanti dietro le lenti fissate da una montatura nera, il faccione rosso, i baffoni da bandito e il gran ciuffo di capelli striati di grigio. Il cappello a tesa larga e il bastone con il manico d’avorio a gruccia posati su una sedia accanto. Immancabili un grosso boccale di birra e frequenti grugniti insieme al tonante “Arconti di Atene!”.
Deve risolvere un problema mica da niente insieme all’ispettore Elliot di Scotland Yard. Praticamente scoprire chi è il vero sir John Farnleigh, sposato con la bella Molly, e un pretendente di nome Patrick Gore che si è presentato nella sua tenuta sostenendo di essere lui il vero John erede del patrimonio! Lo scambio di persone sarebbe avvenuto molti anni prima durante l’affondamento del Titanic dove i due si erano incontrati. Chiamato dagli avvocati dei contendenti, è arrivato da Bermuda Kenneth Murray, il vecchio insegnante di Farnleigh che potrebbe dirimere la questione avendo portato con sé il Thumbograph, un libriccino in cui è apposta l’impronta del pollice del vero Farnleigh. Basta confrontare le loro impronte. Solo che uno dei due viene ritrovato morto (sembra un omicidio in circostanze impossibili) e il Thumbograph sparisce…
A questo si deve aggiungere il caso dell’uccisione di Victoria Daly, una donna strangolata da un vagabondo l’anno precedente rinvenuta con il corpo spalmato di un unguento contenente due veleni mortali come l’aconito e la belladonna, che può avere riflessi sulla storia presente…
Andando avanti avremo una incredibile concatenazione di eventi da far girare la testa: stregoneria, satanismo, una maschera di Giano, la Strega dorata ovvero l’automa meccanico costruito su imitazione di quello del giocatore di scacchi di Kempelen, le varie dichiarazioni dei protagonisti non sempre credibili, gli orari da verificare, una bellezza che affascina, un matrimonio difficile, pericolo di morte per lo stesso Gideon Fell. Occorre qualcosa di geniale, occorre ricostruire ed esporre i fatti davanti ai principali personaggi della storia in maniera tale che qualcuno venga allo scoperto e si decida a dire la verità. Chi è che mente? E che cosa escogiterà il nostro tonante criminologo per smascherarlo?…
Buona lettura. Da farsi con calma, con molta calma.
All’interno Pia nella bolla di Massimo Tivoli
Pia, una ragazza strana, ritardata (sembra), che vive come dentro ad una specie di bolla, rimasta sola con il fratello Gianni Russo, ispettore di polizia. Ora i due dovranno vedersela con un suicidio di una ragazza impiccata. Suicidio per tutti ma non per la Pia della bolla…
Davvero gradevole.
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