Chi si ferma è perduto di Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone, Sellerio 2022.
Ponte San Giacomo, Pisa. Parto dai due nuovi personaggi della ditta familiare Malvaldi-Bruzzone. In primis Serena Martini, tra i quaranta e i cinquanta, marito Virgilio insegnante universitario di Intelligenza Artificiale e Informatica, due figli Pietro (tredici anni) e Martino (dieci) in età scolare, suocera Augusta Pino sua ex insegnante, amiche importanti Giulia e Debora. Laureata ed esperta di chimica sopramolecolare dei metalli ( si è dimessa dal lavoro) è dotata di uno straordinario olfatto organico (per quanto riguarda il Naso oltremodo sensibile, una specie di superpotere, mi viene in mente quello di Don Attilio Verzi di Andrea Franco e dell’ispettore Marzio Santoni di Franco Matteucci). Poi abbiamo la sovrintendente Ana Corinna Stelea, una cavallona di un metro e novanta, bionda e bella, amante del basket, single senza nemmeno un fidanzato che svolgerà l’indagine con il classico superiore a rompere le palle.
Tutto inizia da Serena quando una mattina, dopo una camminata con le sue amiche, si accorge di avere perso le chiavi, ritorna indietro nel boschetto e scopre un cadavere. Ma, soprattutto, “sente” un paio di odori: da polvere da sparo e da acidemia isovalerica che saranno importanti per risolvere il caso. Perché qualcuno ha sparato al professore di musica ultracinquantenne Luigi Caroselli presso la scuola privata della Casa di Procura Missionaria, gestita dalle suore dove vanno anche i figli di Serena, praticamente senza famiglia, ecologista, clavicembalista e cacciatore.
Un punto assai importante della storia è che la nostra Serena ha “sentito” lo stesso odore anche in un bagno della scuola. E l’acido isovalerico “non è una sostanza che dovrebbe trovarsi nell’urina umana.” Dunque non si può escludere “che qualcuno interno a questa istituzione sia coinvolto” nel caso. Anche perché vi si scoprono certi traffici piuttosto “particolari” che portano a questa conclusione.
Il racconto è svolto in prima persona con Serena e in terza su Corinna attraverso una serie di divagazioni, battute, sberleffi, prese in giro alla toscana, macchiette come il bidello Bernardo, insomma sorriso spalmato dappertutto e ci si diverte pure con i giochi di parole (ricordo, per esempio, la bella suor Remedios che diventa “Miss Ionaria Sexy”). Un excursus scoppiettante sul lato comico, assurdo e paradossale della vita attraverso il punto di vista femminile e maschile. Per non parlare delle citazioni di film, del giallo in generale ed altri spunti ancora che riguardano le incombenze familiari e sociali. Occhio a diversi indizi e ad una lepre che potrebbe far risolvere il caso…
Da leggersi soprattutto dopo un malloppone indigesto che ti si piazza sullo stomaco.
P.S. Da leggersi anche per chi vuole imparare come si preparano alla perfezione le brioche siciliane col tuppo.
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