Sherlock Holmes-La casa del male di Gretchen Altabef, Mondadori 2022.
“Presi il treno di mezzanotte sullo scorcio finale dell’inverno di quel 1884 per recarmi a Poughkeepsie, nello Stato di New York.” E’ Sherlock che narra in prima persona dopo essere sfuggito per tre anni a diversi agguati dei sicari di Moriarty che lo hanno ferito. Ora, sotto le spoglie del professore norvegese Keevan Sigerson, insegna presso il Vassar College femminile in Raymond Avenue. Si augurerebbe un po’ di tranquillità ma il direttore Taylor gli chiede un aiuto, ovvero di verificare certe minacce inaudite contro l’altrettanto direttore del birrificio Vassar. Tranquillità perduta…
Perché in seguito anche la giovane ragazzina Rachele Marcello chiede il suo intervento. La zia Rita è sparita dopo essere stata portata via dal “Ratto”, soprannome del marito italiano Mario Pinto, il malavitoso che agisce in quella zona vessando i commercianti. Comunque in fondo questa indagine è il meglio che potesse trovare per tenerlo lontano “ dalla siringa.”
Intanto si scopre che Rita è stata portata all’Hudson River State Hospital, un vero e proprio terribile manicomio gestito con potere assoluto dal direttore Herman Simons e suo fratello Joey. E allora occorrerà un piano, con l’aiuto dei familiari, della signora Stanton, della signorina Anthony e delle suffragette che lottano per i diritti delle donne, in modo da liberare Rita e le altre degenti. L’incontro con le suddette lo costringe anche a rivedere le sue opinioni sulle donne, confessandosi in una delle tante lettere scritte a Watson “Ora mi domando quanta parte del mondo mi sia rimasta celata dietro certe mie fallaci convinzioni.” Cambio davvero repentino, e con Marietta della famiglia Marcello ci scappa pure un bacio!…
Per smascherare i responsabili degli orrori dell’ospedale psichiatrico il Nostro, sotto la falsa identità di Adam Newton, si fa assumere come inserviente rischiando di persona, ma aiutato anche da altri personaggi tra cui il famoso illusionista Harry Houdini, lo scienziato Samuel Morse e l’infermiera Nancy. Sarà davvero una difficilissima indagine fatta di travestimenti (vi partecipa anche Rachel), pathos, lotta, duri scontri inframmezzati da meditazioni, musica frenetica con il violino, lettere a Watson di cui sente la mancanza, ripensamenti e autocritica. E, quando tutto sembra risolto, ecco che c’è sempre qualcuno pronto a farlo fuori. Un bel carosello di avventure…
Per Sotto la lente di Sherlock abbiamo Sherlock Holmes sotto copertura di Luigi Pachì che ci fornisce un quadro davvero essenziale della vita e delle opere dell’autrice.
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