Mauro Boncompagni, colonna portante del Giallo Mondadori, presenta questo dicembre la sua nuova opera di raccolta: il numero 100 de “Gli Speciali del Giallo Mondadori”, dal titolo Delitti impossibili.

Per sapere tutto dei testi presenti, si rimanda agli Archivi di Uruk.

Le trame

Occhio per occhio di Edgar Wallace

L’ispettore Robert Long, noto fra i colleghi di Scotland Yard per i successi investigativi ma anche per i metodi un po’ spicci, riesce a catturare un famigerato truffatore. Condannato alla pena capitale per aver assassinato un poliziotto, il criminale viene giustiziato. Ha fatto però in tempo a giurare vendetta contro tutti coloro che l’hanno condotto al patibolo. E incredibilmente, a esecuzione avvenuta, la “mano dell’impiccato” inizia a colpire, lanciando una sfida diabolica alla ragione.

Il mistero dello scarabeo scomparso di John Sladek

A Thackeray Phin, investigatore dilettante, non par vero di potersi occupare di una società londinese che organizza sedute spiritiche durante le quali accadono fatti misteriosi. Ai quali non sarebbe estranea la maledizione di un sacro amuleto egizio a forma di scarabeo. Per lui esiste sempre una giustificazione razionale ai fenomeni più strani. Certo, quando in sua presenza una persona svanisce nel nulla in modo inspiegabile, anche le più salde convinzioni potrebbero vacillare.

Il Principe scomparso di G.K. Chesterton

Un leggendario personaggio conosciuto come il Principe Michael ha un talento unico: la capacità di apparire e sparire a piacimento, soprattutto quando la polizia gli dà la caccia. Circondato mentre si trova in una torre solitaria sulla remota costa irlandese, questa volta non potrà sfuggire all’arresto. Ma ciò che sta per succedere va oltre le possibilità di comprensione degli incauti assedianti. Soltanto Horne Fisher sarà in grado di vedere là dove gli altri brancolano nel buio.

L’incipit dell’Introduzione

Com'era capitato di osservare una volta a Pierre Boileau introducendo un'edizione francese di un grande romanzo di John Dickson Carr, La corte delle streghe, sono tre le fondamentali domande su cui si basa il giallo a enigma della tradizione classica: Chi? Perché? Come? L'identità degassassimo, il movente del delitto e le modalità con cui questo è stato commesso sono tre aspetti essenziali di ogni giallo classico, ma l'ultimo elemento, le modalità, è quello che diventa addirittura imprescindibile in quel sottogenere del poliziesco molto amato dai lettori di tutto il mondo (e, tra nuove proposte e riscoperte del passato, sempre più attuale, verrebbe da dire) che è il "delitto impossibile". Chi predilige questa particolare tipologia del mystery non si accontenta di appurare chi è il colpevole o qual è stato il motivo che ha armato la mano assassina, ma vuole soprattutto sapere come stata commessa l'azione delittuosa, dato che Fautore ha creato una situazione in cui l'omicidio sembra praticamente impossibile. Un cadavere trovato all'interno di una camera chiusa… Un delitto commesso in modo tale che l'assassino non possa essersi avvicinato alla sua vittima, magari perché fuori nevicava e le uniche orme presenti sulla neve sono quelle della persona uccisa… Una sparizione che nessuno riesce a capire, perché l'individuo scomparso è uscito da una zona totalmente sorvegliata…

L'incipit di "Occhio per occhio"

Henry il Lanciere entrò nell'ufficio di polizia di Burton Street per farsi firmare il foglio di scarcerazione. Era uscito da Dartmoor proprio quella mattina, dove era stato mandato a scontare una pena di sette anni, ridotta poi di ventun mesi. Così sgattaiolò nell'ufficio a testa bassa, il viso giallo deturpato da una brutta cicatrice e l'espressione sdegnosa, caratteristica di tutti i delinquenti incalliti.

— Henry Beneford, sergente. Devo venire qui, perché sono soggetto a vigilanza speciale per un paio d'anni.

Vicino al sergente c era un giovanotto snello, alto e simpatico, ma a giudicare dallo sguardo che Henry gli lanciò, si doveva pensare il contrario. Per il Lanciere fu una sfortuna che l'ispettore Long si trovasse proprio nell'ufficio di polizia di Burton Street in quel momento, perché Henry vedeva il giovane funzionario come il fumo negli occhi.

L'incipit de "Il mistero dello scarabeo scomparso"

Per le quattro, la pioggerellina aveva già prodotto i suoi danni all'interno del mercato. Dai banchi di frutta e verdura si levavano sempre più alte e pressanti le grida dei rivenditori, mentre la gente si allontanava in fretta alla ricerca di un riparo. Ancora più in su lungo la strada, altri ambulanti stavano riponendo una quantità di polverosi libri tascabili, di specchi scoloriti e di tazze sbeccate.

La maggior parte dei negozianti della zona se n'era già andata a casa, e i vari turisti si stavano facendo sempre più esigui. I tedeschi affrettavano il passo per arrivare fino in fondo alla strada, decisi a non farsi scappare anche l'ultimo affare, e magari anche per scattare qualche foto alle bancarelle con le mogli in primo piano. Gli americani, invece, tornavano indietro disgustati e si affrettavano a entrare in un Wimpy. Un gruppetto di giovani francesi, vestiti con abiti sgargianti, scuotevano le porte di un pub, inspiegabilmente chiuse.

L'incipit di "Il Principe scomparso"

Questo racconto fa parte di tutta una ridda di racconti riguardanti un personaggio recente e leggendario, Michael O'Neill, noto a tutti come il Principe Michael, sia perché affermava di discendere dagli antichi principi irlandesi, sia perché intendeva diventare principe e presidente d'Irlanda, seguendo l'esempio dell'ultimo Napoleone. Era indubbiamente un gentiluomo di nobile famiglia e dalle molte virtù, ma ne aveva soprattutto due che emergevano su tutte le altre: aveva il talento di apparire quando non era desiderato e di scomparire quand'era ricercato, e soprattutto quand'era ricercato dalla polizia. E le sue sparizioni erano più pericolose delle sue apparizioni, perché erano molto più sensazionali. Quando appariva si limitava a strappare i manifesti del governo e a sostituirli con altri dal contenuto sedizioso, a fare infiammati comizi e a sventolare bandiere proibite.

Ma quando doveva combattere per la sua libertà personale dimostrava ancora più energia, e i poliziotti che lo volevano arrestare erano fortunati se ne uscivano con la testa rotta invece che con il collo rotto. Tuttavia le sue famose fughe erano dovute più alla destrezza che alla violenza.

Info

Delitti impossibili a cura di Mauro Boncompagni (Il Giallo Mondadori Speciali n. 100), 384 pagine, euro 6,90