Mauro Boncompagni, colonna portante del Giallo Mondadori, presenta questo luglio la sua nuova opera di raccolta: il numero 97 de “Gli Speciali del Giallo Mondadori”, dal titolo L'identità perduta.
Per sapere tutto dei testi presenti, si rimanda agli Archivi di Uruk.
Le trame
Funerale in paradiso di Paul McGuire
La remota isola di Kaitai, dalla forma somigliante a un cappello da strega, è il rifugio tropicale di molti europei in fuga dal loro passato. Un ambiente esplosivo che una scintilla proveniente dal mondo di fuori potrebbe far deflagrare. E quando un misterioso straniero appena sbarcato viene trovato morto sulla spiaggia, non c’è dubbio che sia stato lui ad accendere la miccia, con conseguenze tragiche e irreversibili.
Le tre parrucche di Rufus King
Per il tenente Valcour della polizia di New York un mese da trascorrere a Miami è l’ideale per riprendersi dalle fatiche della sua professione. Ma gli investigatori non vanno mai davvero in vacanza, il lavoro li segue dappertutto. E così avviene immancabilmente, con ben due casi di omicidio forse collegati. L’unica certezza di Valcour è che per concedersi il meritato riposo dovrà prima catturare un assassino.
Era un delitto? di Arnold Bennett
Una località balneare sulla costa della Manica. Due uomini entrano in un’armeria, per uscirne entrambi armati di rivoltella. Poco dopo uno dei due finisce ucciso con un proiettile in testa nella sala da biliardo di un hotel. Un omicidio a sangue freddo che offrirà l’occasione a un detective d’incalcolabile valore come il dottor Austin Blond di esercitare una volta di più la sua diabolica perspicacia.
L’incipit dell’Introduzione
Le vacanze dei detective, si sa, non sono mai prive di imprevisti. Anzi, pare che gli autori, sfoggiando una dose di sadismo senza pari, facciano di tutto per tormentare i loro detective proprio quando li mandano in vacanza; e basta che il lettore apra un libro in cui il segugio protagonista viene spedito in qualche paradiso incontaminato per capire subito che la vacanza, al massimo, se la godrà lui, non lo sfortunato investigatore. Come diceva Ludovico Antonio Muratori, il modo migliore per riposarsi è quello di cambiare fatica; e similmente, se vogliamo adattare questa massima al detective, il modo migliore per non riposarsi è quello di andare in vacanza. Perché lì il lavoro è assicurato, e si può star certi a priori che non si tratterà della solita, e comoda, indagine di routine.
L'incipit di "Funerale in paradiso"
L'isola di Kaitai sorge da un mare purpureo elevandosi a un'altitudine di 1.800 metri. Avvicinandola da nord-est, come di solito avviene, si presenta sotto forma di un cono acuto, somigliante a un cappello da strega. È un'isola interamente ricoperta di boschi e il suo verde è solcato da bianchi sentieri che, partendo dalla spiaggia, si arrampicano fra le rocce, dalle quali scendono i fili argentei delle cascate.
Kaitai, per una combinazione di eventi storici, è governata da un sultano indipendente. Per molto tempo quest'isola non è apparsa sulle carte geografiche e ancora oggi giace remota dalle grandi vie di comunicazione, anzi, nonostante si dica che molte imbarcazioni, nel passato, si siano avvicinate a essa, è rimasta sconosciuta al mondo intero fino al periodo in cui regnò la regina Vittoria. E anche allora fu negletta, finché, un giorno, vi si insediò un certo signor Buchanan.
L'incipit de "Le tre parrucche"
La mattina di domenica, 5 gennaio, fu incantevole. Nulla faceva presagire agli allegri bagnanti che affollavano la costa della Florida le tragedie che avrebbero accompagnato il calar della notte.
Dei tre fatti, apparentemente slegati, che più tardi dovevano collegarsi lungo una linea comune che portava al delitto, la colazione della signora Alice Waring fu il primo.
L'incipit di "Era un delitto?"
Molti grandi della terra hanno giustificato l'omicidio come un atto sociale difendibile e in certi casi persino lodevole. E in effetti c'è qualche parola da spendere a favore del delitto, anche se forse non molte. Tutti noi, o quasi, abbiamo avuto il desiderio e l'impulso di commettere un omicidio, in un certo momento della nostra vita. E va detto che uccidere non è un affare poi così infrequente. Di norma, in Inghilterra, vengono assassinate due persone alla settimana, e probabilmente, negli Stati Uniti, a morire ammazzate ce ne saranno circa duecento in quel medesimo lasso di tempo. Il quaranta per cento degli assassini, inoltre, non finisce mai davanti alla giustizia. E queste cifre non tengono conto dei casi, indubbiamente numerosi, in cui un omicidio viene commesso ma mai sospettato. Gli assassini e le assassine camminano tranquillamente in mezzo a noi, e a volte può anche succedere che qualcuno gli stringa la mano. Un'idea davvero inquietante. Ma così è la vita, e così è anche il delitto.
Info
Vacanze con delitto a cura di Mauro Boncompagni (Il Giallo Mondadori Speciali n. 99), 272 pagine, euro 6,90
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