Ventesimo numero per la collana “Segretissimo EXTRA” (Mondadori), che questo luglio presenta Costa: confini perduti (2021) di Secondo Signoroni.

La trama

Il Formicaio è una terra di nessuno. In questo complesso alla periferia di Milano si mescolano delinquenti comuni e reietti della società, guerriglieri in transito e profughi di conflitti lontani. All’interno vige la legge della giungla e le forze dell’ordine osano avventurarsi lì solo in assetto antisommossa. Quando l’ex maresciallo Dario Costa viene a sapere che da quel crocevia dei peggiori traffici spariscono minori di cui mai viene denunciata la scomparsa, non può esimersi dall’intervenire. Le sue prime indagini scalfiscono appena la superficie e già emergono collegamenti internazionali con personaggi di alto profilo criminale come Akhmad Samascky, terrorista ceceno riciclatosi come uomo d’affari nella City londinese. Gente che non ama i ficcanaso e che non esita a mandare un avvertimento colpendo Costa negli affetti più cari. Una dichiarazione di guerra che farà di un investigatore dell’Arma in congedo illimitato un nemico inarrestabile e senza pietà.

L’incipit

Mi era sempre piaciuto concludere il pranzo con un caffè bevuto al bar, dove potevo scambiare le solite chiacchiere sul nulla con gente del quartiere che mi conosceva da sempre. Di tempo libero me ne rimaneva fin troppo e il clima si manteneva mite, nonostante le violente bombe d'acqua di metà ottobre. L'autunno milanese procedeva rilassante, complici il profumo delle foglie disseminate ai piedi degli alberi, le luci da quadro impressionista, il cielo velato che non riusciva mai a diventare azzurro e la foschia pomeridiana esalata dall'asfalto umido. Era negli spelacchiati giardini rionali che mi fermavo a leggere il giornale, dopo le battute da bar scambiate con i conoscenti, che ancora mi chiamavano maresciallo e mi consideravano l'azzeccagarbugli specializzato nel risolvere le rogne familiari. Stavo al gioco e il pomeriggio trascorreva in fretta fra la lettura d un articolo, i commenti con chi mi si sedeva vicino e la soluzione d un quesito legale, che quasi sempre accontentava tutti.

Ogni tanto passava per strada un ex collega e i ricordi erano un rito, talvolta si fermava un'autoradio e l'equipaggio mi raggiungeva per chiedere se nei paraggi filava tutto liscio, verso le quindici si presentava un giudice in pensione che portava a spasso il cane e che si lamentava del proiettile rimastogli in corpo dai tempi della lotta al terrorismo. Ci rideva sopra e faceva le previsioni meteo per la settimana seguente. Sì era appena allontanato, tallonato dal bassotto più stizzoso e stupido mai generato al mondo, quando l'individuo col casco ribaltato sulle spalle, le maniche rimboccate e la pettorina gialla dei postini accostò al marciapiede e mi puntò senza esitare.

L'autore

Di professione chimico, Secondo Signoroni non può essere definito scrittore “solo per hobby”, e la sua produzione di romanzi e racconti spazia dal genere giallo alla spy story. Vincitore del Mystfest in sezioni diverse nelle edizioni 1975, 1976 e 1977, è stato tradotto in Slovacchia e Russia. È nato a Lodi, dove risiede con la moglie e la figlia.

Info

Costa: confini perduti di Secondo Signoroni (Segretissimo EXTRA n. 20), 288 pagine, euro 5,90