E verrà un altro inverno di Massimo Carlotto, Rizzoli 2021.
Che casino, ragazzi! Voglio dire il mondo, la vita con l’essere umano che ci gironzola intorno. Non si salva nessuno. Forse qualcuno sì, via, ma è l’eccezione che conferma la regola. Basta uno sguardo in qua e là dove viviamo, o basta leggere uno dei tanti libri come questo.
Prendiamo un paio di personaggi come Bruno Manera e Federica Pesenti in un paesino del nord chiuso sul fondo di una valle. Lui ricco, lei lo stesso. Mica male. Anzi. Solo che Bruno è considerato un “forestiero” venuto dalla città, mal visto da tutti, e la giovane moglie Federica lo cornifica ampiamente con sommo gaudio. Per soprammercato, come si direbbe tra amici, lo “straniero” è brutalmente aggredito e, in seguito, ucciso.
Veniamo ai primi aggressori, i cugini Michi e Robi. Michele e Roberto, due delinquentelli che non possono mai essere sospettati di niente, perché considerati onesti cittadini, onesti lavoratori rispettosi della legge che fanno un po’ tutto quello che fanno gli altri paesani, compresa la scopata delle nigeriane che battono alla periferia della città. Ora costretti a lavoretti sporchi con la crisi che c’è in giro…
Passiamo all’amante di Federica, ovvero Stefano Clerici, consulente finanziario di trentasei anni che gestisce da otto il suo patrimonio. Certo che, senza il marito, la sua posizione risulterebbe ancora più brillante…
Arriviamo all’unico personaggio che vuole aiutare per forza Bruno Manera, ovvero la guardia giurata Manlio Giavazzi, vigilante della banca locale, una vita penosa alle spalle. Finalmente un po’ di vero affetto e sentimento, penserà il lettore, perché pieno di consigli e premure verso l’amico. Forse, però, addirittura troppe…Che cosa frulla veramente nel suo cervello?
E poi ci aggiungo la polizia nelle vesti del maresciallo Piscopo pronto a tenere il territorio sotto controllo, costi quel che costi, pur di evitare che i colleghi ficchino il naso nella sua valle. E poi, ancora, i giornalisti, la carta stampata, le mogli, i padri, i matrimoni combinati…
E’ tutto un casino, tutto un guazzabuglio, tutto un intrallazzo: ricatti, estorsioni, sfruttamento, lucro, segreti, gioco sporco, pettegolezzi, malignità, vendette. Omicidio. Di tutto e di più. Da salvaguardare, in qualsiasi modo, l’apparenza, il rango, le convenzioni, il buon nome delle famiglie.
Non si salva nessuno in questo microcosmo, in questa piccola valle, specchio di una intera società. Forse le donne. Certe donne. Forse. E verrà, di sicuro, un altro inverno. Come quello di prima.
Dimenticavo. Occhio ad un quaderno dal bordo rosso e, soprattutto, ai marron glacè!
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