Il volto macchiato di R.A.J.Walling, Mondadori 2021.
Il Prologo ci mette subito in allerta. Con l’idea che il nostro Philip Tolefree “sarebbe riuscito a risolvere il problema più rapidamente se fosse stato un osservatore invisibile, in quella domenica pomeriggio a Framblestead, nel Surrey, invece di venire a conoscenza dei fatti il martedì nella nebbiosa Londra”. Bene, allora leggiamo con attenzione questa prima parte dove sono elencati i personaggi principali, per cercare di carpire qualcosa sulle future evoluzioni e poi veniamo alla domanda “Quali fatti sono successi?”.
Il banchiere Benjamin Broadall sembra sparito, non si trova più. Occorre l’aiuto proprio del famoso investigatore. Che lo troverà strangolato nel suo studio. La stanza, tra l’altro chiusa a chiave, sembra investita da un ciclone e il pavimento coperto di documenti e monete d’argento alcuni dei quali macchiati d’inchiostro. Così come macchiato è il collo del morto che presenta anche una grossa bruciatura azzurro-nerastra sulla guancia sinistra beccata, lo sapremo in seguito, in guerra.
Iniziano gli interrogatori a getto continuo con: il segretario Pollerby, il portiere, il parente acquisito Silverbridge, il tassista, il bibliotecario. Il portiere dice che è uscito, ha telefonato, è ritornato ma nessuno l’ha visto, E’ lui l’assassino? Oppure lo stesso Pollerby con il quale il morto aveva litigato? E c’è pure qualcuno che aveva contratto un grosso debito con lui…Quel giorno, tra l’altro, Broadall era “stizzito, nervoso e terribilmente agitato”, e ha cambiato idea diverse volte. Che cosa gli stava succedendo?.
Occorre un esame accurato della stanza dove è avvenuto il delitto con l’ispettore Pierce (qualche scontro fra i due) per una ricostruzione della scena dell’omicidio dagli indizi che ne scaturiscono, e allora sembra che ci sia stata una colluttazione. Questo esame fa nascere in Tolefree “un’idea così bizzarra che non osava neppure pensarci tra sé e sé…”.
Di mezzo il sentimento d’amore di un giovane verso Polly, la figlia del morto, che il padre non desiderava propendendo verso un’altra persona. E poi gli orari, i maledetti orari che non tornano mai e il passato di Broadall che potrebbe essere utile, specialmente quello di tre anni prima nel 1932, dove appare uno sconosciuto che bisogna scoprire.
La faccenda, tra l’altro, si fa pericolosa. Oltre al fatto che tutti sembrano mentire nascondendo qualcosa di importante, ecco il ferimento di un poliziotto e qualcuno che spara addirittura al nostro investigatore. L’assassino sembra imprendibile, troppo astuto, troppo furbo. Ma sarà proprio la troppa furbizia a fregarlo. Parola di Philip Tolefree.
Per I racconti in giallo ecco Niente è per niente di Andrea Sola.
Il racconto di Temo “uno sbirro bastardo e alcolizzato” alla ricerca di una ragazza scomparsa. Ormai è in un giro perverso che non può interrompere. Violenza con qualche momento di ripensamento. E’ un bastardo nelle forze di polizia ma non il solo. Racconto netto e crudo.
Infine 40 anni- La storia del premio Tedeschi di Vincenzo Vizzini.
Sono elencati i vincitori del 1983-84-85: Franca Clama, Maria Alberta Scuderi e Claudia Salvatori.
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