Tutti i fan del genere giallo non possono non adorare l’eccentrico Hercule Poirot, il detective belga dotato di impareggiabile intuito e astuzia… e anche di un carattere alquanto difficile da gestire, con tutte le sue strane manie e il suo perfezionismo. Può essere difficile immaginarlo immerso in un ambiente selvaggio e polveroso, in mezzo a scavi archeologici e sotto il sole rovente di paesi lontani. Eppure Poirot ha esercitato le sue straordinarie abilità anche al di fuori dell’Europa, nel corso dei suoi lunghi viaggi… In Egitto, per esempio.
Poirot sul Nilo è ambientato nella misteriosa terra delle piramidi, dove il famoso detective ha deciso di trascorrere le vacanze a bordo di un battello per una rilassante crociera sul Nilo. Sullo stesso battello viaggiano anche la giovane ereditiera Linnet Ridgeway e il suo nuovo marito Simon Doyle. La coppia è perseguitata da un’altra passeggera, Jacqueline de Bellefort, un tempo migliore amica di Linnet ed ex fidanzata di Simon, che l’ereditiera le ha portato via.
Una sera Jacqueline, sopraffatta dalla rabbia e dall’alcool, ferisce Simon sparandogli in una gamba. La mattina dopo, Linnet viene trovata morta.
La prima sospettata è naturalmente Jacqueline, che tuttavia ha un alibi di ferro. Toccherà a Poirot far luce sul delitto…
In Giordania è invece ambientato un altro famoso romanzo di Agatha Christie, La domatrice, pubblicato anche con il titolo di Appuntamento con la morte.
In visita a Petra troviamo un variegato gruppo di turisti, fra cui l’anziana signora Boynton, in vacanza con la sua numerosa famiglia. Nonostante l’età, la signora Boynton riesce ancora a comandare a bacchetta tutti quelli che la circondano, divertendosi nel tormentarli e nel vederli soffrire. Non a caso ha alle spalle un inquietante passato, avendo lavorato per anni (e con piacere) all’interno di un carcere, dove era libera di infierire sulle prigioniere.
Il lettore dunque non è particolarmente stupito nel momento in cui viene ritrovato il cadavere della spietata matrona. Ben presto emergono dubbi sulla maniera in cui la vecchia sia morta e Poirot, che pensava di godersi la sua visita a Petra, si ritroverà invece implicato in un nuovo caso di omicidio…
Con questi e altri romanzi i fan della Christie hanno conosciuto un Poirot inedito, che affronta ardue prove in terre esotiche e misteriose pur di raggiungere il suo obiettivo: portare alla luce la verità ad ogni costo.
Probabilmente l’ispirazione all’origine di questi libri va ricercata nella vita personale dell’autrice, una donna fuori dall’ordinario per l’epoca in cui visse.
Durante uno dei suoi numerosi e avventurosi viaggi, più precisamente durante una visita presso le rovine dell’antica città di Ur, nell’odierno Iraq, la scrittrice conobbe il famoso archeologo Sir Max Mallowan, che divenne poi il suo secondo marito. Le dettagliate descrizioni delle condizioni di vita presso un sito archeologico in Medio Oriente, che ritroviamo in diverse opere della Christie, sono certo tratte dalla sua esperienza personale a fianco di Mallowan. Osserviamo per esempio l’affascinante ambientazione del romanzo Non c’è più scampo.
In una località sperduta della Mesopotamia l’infermiera Amy Leatheran, che è anche la voce narrante della storia, viene assunta dall’archeologo Eric Leidner per occuparsi della moglie Louise, perseguitata da visioni terrificanti. Amy ritiene che la donna soffra di un esaurimento nervoso. Tuttavia, Louise le racconta di ricevere da tempo lettere che la minacciano di morte. Poco dopo viene ritrovata morta in seguito a un colpo alla testa assestato con un oggetto misterioso.
Il capitano Maitland, aiutato dal dottor Reilly, indaga sul delitto. Essendo Reilly un amico di Poirot e sapendo che quest’ultimo si trova in vacanza nella zona, il dottore coinvolge il famoso detective nelle indagini, durante le quali viene a galla l’oscuro passato della vittima, la quale aveva contratto un primo matrimonio con un uomo che si scoprì in seguito essere una spia tedesca e che tutti considerano deceduto durante un incidente ferroviario. Ma sarà questa la verità?
Non c’è più scampo si conclude con un riferimento al viaggio di ritorno in Europa di Poirot, che naturalmente avverrà a bordo dell’Orient Express!
Ha così inizio la nuova (e famosissima) avventura di Poirot sull’Orient Express, dove un distinto americano, il signor Ratchett, è stato ritrovato morto nel suo scompartimento del treno. Un’abbondante nevicata ha bloccato il convoglio e Poirot è da solo in questa difficile indagine. L’omicidio di Ratchett infatti riporta alla luce un terribile passato e il ricordo di una lunga serie di morti, cominciata con il brutale assassinio della piccola Daisy Armstrong, avvenuto in America anni prima…
Se pensate che soltanto Poirot si dedichi ad avventurosi viaggi in terre straniere, vi sbagliate di grosso. Anche la tranquilla e simpatica vecchietta Miss Marple può vantarsi di aver viaggiato e risolto misteri nell’esotico mar dei Caraibi.
In Miss Marple nei Caraibi Jane Marple è stata “spedita” da suo nipote in vacanza su un’isola soleggiata, apparentemente lontana dagli oscuri delitti cui l’astuta vecchietta è solita dedicarsi. Proprio per questo, l’anziana zitella non si trova a suo agio: si annoia. L’unico passatempo a sua disposizione sono i racconti di un altro anziano villeggiante, il maggiore Palgrave, che approfitta della pazienza di Miss Marple per narrare le sue antiche avventure di caccia, vecchi scandali e omicidi rimasti irrisolti.
Proprio dopo uno di questi racconti il maggiore viene ucciso e Miss Marple si getta a capofitto nelle indagini. È sicura che non si tratti di una morte naturale. Inoltre è scomparsa una fotografia che il maggiore aveva promesso di mostrarle. Che questo oggetto sia in qualche modo legato all’omicidio?
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