Cos’hanno in comune un tormentato ufficiale dell’esercito nazista, costretto a cercare un compromesso fra il suo ruolo ufficiale e la sua sensibile coscienza, e uno scrittore vissuto nella Roma del IV secolo d.C.? Un nome, cioè quello dell’autrice Ben Pastor, alias Maria Verbena Volpi.
Nata a Roma nel 1950, dopo aver terminato gli studi in Lettere con indirizzo archeologico presso l'università La Sapienza di Roma, si trasferisce negli Stati Uniti e diventa professoressa universitaria. Al contempo si dedica alla sua passione, la scrittura, cimentandosi nella composizione di gialli storici che vengono pubblicati sulle principali riviste di letteratura poliziesca. Il successo arriva nel 2000 con la pubblicazione di Lumen, il primo della serie di romanzi dedicati alla figura dell’ufficiale tedesco Martin Bora, ispirato al personaggio realmente esistito di Claus von Stauffenberg, famoso per il suo ruolo di primo piano nell’esecuzione del fallito attentato contro Adolf Hitler il 20 luglio 1944. Attentato noto ai più con il nome di “operazione Valchiria”.
Martin Bora. Il successo di Lumen spinge Ben Pastor a scrivere nuovi romanzi con Martin Bora come protagonista, seguendolo nel corso della sua carriera militare. Bora è innanzitutto un soldato integro e di solidi valori. Cattolico e discendente da una famiglia aristocratica, studia Filosofia presso l’Università di Lipsia, distinguendosi per i suoi ottimi risultati in ambito accademico. Tuttavia, dopo la laurea preferisce la carriera militare alla vita dello studioso. Anche qui le sue particolari doti personali e la sua intraprendenza lo conducono sulla strada del successo e di una rapida carriera all’interno dell’esercito tedesco.
Nel corso delle sue missioni, si imbatte spesso in misteri che soltanto le sue sorprendenti capacità logiche e il suo innato amore per la verità saranno in grado di risolvere, quasi come un tormentato Sherlock Holmes della Germania nazista.
A rendere ancora più interessanti le avventure dell’ufficiale Bora sono l’attenzione per i dettagli di natura storica, elemento non molto frequente all’interno dei polizieschi, e una approfondita analisi sul piano psicologico. Bora è infatti un uomo che agisce perché mosso da valori in cui crede e per i quali è pronto a sacrificare la propria vita. La lealtà per la patria è uno di questi, ma non può che andare a scontrarsi con la realtà quotidiana della Germania dell’epoca. Come possono onore e lealtà convivere con gli orrori commessi ogni giorno dai nazisti? Questo è il grande problema che affligge Bora, il quale nutre un sentimento di profonda repulsione nei confronti dell’ideologia nazista e allo stesso tempo è costretto a nascondere tale atteggiamento per ovvie ragioni di prudenza. Ciò comunque non fa di lui un vinto, rassegnato di fronte alla pericolosa potenza nazista.
Esattamente come von Stauffenberg, anche Martin Bora agisce dall’interno della stessa Wehrmacht (nome con cui veniva definito l’esercito tedesco negli anni fra il 1935 e il 1946) per contrastare l’opera malvagia dei nazisti. Le sue azioni, tuttavia, lo portano a farsi diversi e pericolosi nemici fra le SS.
Elio Sparziano. Ben Pastor si dedica anche a una seconda serie di gialli storici, incentrata sul personaggio di Elio Sparziano. Anche in questo caso l’autrice prende ispirazione da una figura storica, vissuta forse nella tarda antichità romana, ma sulla cui reale esistenza molti studiosi nutrono diversi dubbi.
Elio Sparziano sarebbe stato l’autore di un’ampia e complessa raccolta di biografie imperiali che copre il periodo storico che va dal 117 al 284 d.C. ed è nota sotto il nome di Historia Augusta.
A differenza del personaggio storico, l’Elio Sparziano creato da Ben Pastor non è soltanto uno scrittore, ma anche un soldato e un uomo di corte, dove le sue doti intellettuali vengono alquanto apprezzate. Spesso si ritrova costretto a indagare su casi di omicidi, ritrovandosi coinvolto quasi sempre per caso in qualche nuovo mistero.
Per la creazione del personaggio, Ben Pastor si è affidata alla propria fantasia e al lavoro di studiosi che si sono impegnati per fare un po’ di luce sull’oscura esistenza dell’autore della Historia Augusta. Prendendo spunto da tali studi, la scrittrice ha deciso di collocare le vicende di Elio Sparziano all’inizio del IV secolo d.C., periodo in cui Ben Pastor immagina che il suo personaggio abbia appena iniziato la sua attività di biografo imperiale.
Non si può fare a meno di notare alcuni tratti comuni fra Martin Bora ed Elio Sparziano: anche quest’ultimo è caratterizzato da un senso di assoluta fedeltà nei confronti della patria, nonostante le origini barbare della sua famiglia, rese evidenti dall’aspetto nordico del personaggio (occhi azzurrissimi e capelli biondi).
L’elemento storico rimane centrale anche all’interno di questa serie. E non poteva essere altrimenti, essendo il protagonista un biografo. Per Sparziano storia significa celebrazione della patria e della gloria dell’Impero, ma anche esempio da analizzare con spirito critico e dal quale trarre insegnamenti per il futuro.
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