Mauro Boncompagni, colonna portante del Giallo Mondadori, presenta questo luglio la sua nuova opera di raccolta: il numero 86 de “Gli Speciali del Giallo Mondadori”, dal titolo La morte viene da lontano.

Per sapere tutto dei testi presenti, si rimanda agli Archivi di Uruk.

Le trame

Un fantasma per Cribb di Peter Lovesey

Investigare su furti di oggetti d’arte avvenuti in case che hanno ospitato sedute spiritiche è quasi un gioco per il sergente Cribb, abituato a ben altri reati. Ma quando un discusso medium viene ucciso, il caso assume contorni ultraterreni. E non sarà facile ricondurre gli eventi a una spiegazione naturale.

Fratello Athelstan: Il regno del male di Paul Harding

1380. A Hawkmere Manor sono imprigionati gli ufficiali francesi catturati in battaglia dagli inglesi. La morte per avvelenamento di uno di loro, in una stanza chiusa dall’interno, è un affronto. Per scongiurare la ripresa delle ostilità, fratello Athelstan dovrà smascherare un assassino inafferrabile.

La vigna di Nabot di Melville Davisson Post

Nella Virginia ottocentesca l’omicidio di un vecchio proprietario terriero trova nel suo garzone, datosi alla fuga, un colpevole perfetto. Finché nell’aula giudiziaria un’inattesa confessione non afferma tutt’altra verità. Disporre i fatti nel giusto ordine spetterà allora a zio Abner, formidabile ragionatore…

L’incipit dell’Introduzione

Forse sembrerà esagerato dire che il futuro del giallo sta nel passato, ma è ormai da un pezzo che il period novel si è imposto come una delle tendenze più creative del mystery e più seguite dal pubblico, non solo qui da noi. Che si parli dell’antico Egitto o della Grecia di Aristotele, della Roma imperiale o della Firenze di Dante, dell’Italia rinascimentale o dell’Inghilterra vittoriana, sono innumerevoli gli autori che si sono cimentati, e sicuramente si cimenteranno ancora, con il giallo storico, un particolare genere poliziesco dove al piacere per lo snodarsi dell’intreccio si unisce quello per la ricostruzione di un ambiente o di una particolare epoca del passato.

L'incipit di "Un fantasma per Cribb"

Quattro paia di mani erano premute con i palmi all’ingiù sul tavolo del refettorio nella stazione di polizia di Paradise Street, a Rotherhithe. Un sergente in uniforme, dal viso pallido ed emaciato dietro un paio di baffi sontuosi, stava emettendo sospiri regolari e perfettamente percepibili, come se dovesse sostenere un esame medico. Però teneva gli occhi chiusi, come sono abituati a fare i medium in trance.

— Perbacco, sento qualcosa che batte colpi! – sussurrò un giovane poliziotto alla sua destra.

— È la fibbia della sua cintura che picchia contro il bordo del tavolo – osservò un agente più anziano, che sedeva di fronte al collega.

L'incipit di "Fratello Athelstan: Il regno del male"

“Tempo di maledette tribolazioni, è questo! Di orride visioni! Stagione di omicidi e di sottili inganni!” Così scriveva il cronista di Westminster nella tarda estate del 1380. Seduto nella sua celletta dalla quale si godeva la vista del chiostro, il vecchio monaco si strofinava pensierosamente l’estremità della penna sulla guancia malrasata. Come poteva descrivere nella loro realtà quei tempi? Il re era soltanto un fanciullo, il regno era governato da suo zio: il reggente, John di Gaunt, guerriero sanguinario. E qualcuno sussurrava persino che lo volesse per sé. Le navi da guerra francesi attaccavano le galee e i mercantili inglesi lungo le rotte tra Bordeaux e Calais, mentre in patria, benché i raccolti dell’estate fossero stati ottimi, i prezzi continuavano a salire, proibitivi per i poveri che sciamavano in città dal ponte di Southwark.

L'incipit de "La vigna di Nabot"

Si fa un gran discorrere della sovranità del popolo nella repubblica americana; e molti ritengono che si tratti di una sorta di finzione e si chiedono dove si trovi, chi ne siano i custodi e come questi eserciterebbero tale sovranità se le forme e i rappresentanti della legge venissero eliminati. Io non sono tra coloro che speculano su questo mistero, perché ho visto tale somma autorità originaria in azione. E, essendone stato testimone, so quanto potente e temibile sia. E so anche dov’è, e chi sono i suoi custodi e come sanno esercitarla quando ce n’è bisogno.

C’era una grande folla nell’aula giudiziaria; c’era tutto il paese. Il processo era clamoroso.

Info

La morte viene da lontano a cura di Mauro Boncompagni (Il Giallo Mondadori Speciali n. 86), 434 pagine, euro 6,90