Lo sguardo del mostro di Ruth Rendell, Mondadori 2018.
“Non ne aveva mai parlato con nessuno. Quello strano rapporto, se si poteva definire tale, era andato avanti per anni, decenni, ma lui non si era lasciato sfuggire nemmeno una parola al riguardo. Aveva taciuto perché era consapevole che nessuno gli avrebbe creduto.” Si tratta dello “strano rapporto” tra l’ispettore capo Wexford e Eric Targo, assassino. Assassino, senza prove, ma così d’intuito per l’ispettore. Sparito da anni e ora ritrovato, improvvisamente, in Glebe Road, che scende da un furgone bianco…
Inizia la caccia, partendo dal “fatto” che lo aveva colpito al tempo dell’omicidio di Elsie Carroll, strangolata nella sua camera da letto, mentre il marito se la spassava fuori giocando a carte. Sul luogo del delitto aveva incontrato Targo (abitava nella stessa strada della vittima) con il suo spaniel al guinzaglio che lo aveva fissato a lungo. “E’ lui l’assassino, s’era detto allora, se lo ricordava bene.” Non l’aveva confidato a nessuno ma è giunto il momento di farlo con il suo vice Mike Burden. Poco convincente, però. Solo presunzione ma nessuna prova concreta. In seguito si erano ritrovati e incrociati, Targo con lo stesso foulard a coprire una brutta voglia sul collo c lo stesso modo di fissare come una sfida “tu non puoi far niente, ma io posso uccidere dove e quando mi pare…” Ed erano aumentate le morti violente e il sospetto con il giudizio affilato della signora Targo “Vuole più bene agli animali che alle persone. Anzi vuole bene solo agli animali, delle persone non gliene importa niente.”
Altra parte importante della vicenda il problema di Tamina Rahman, studentessa sedicenne di origini pakistane, che lascia improvvisamente gli studi. Si pensa, soprattutto da parte del sergente Hannah Goldsmith, che la famiglia la voglia costringere, secondo tradizione, ad un matrimonio forzato. Il caso si fa più complesso quando si scopre un certo rapporto del “mostro” con la famiglia di Tamina e la ragazza sparisce.
Siamo in una società che sta decisamente cambiando, dove vivono molti stranieri di altra religione e di altre pratiche fuori dalla comprensione degli occidentali. Una convivenza sospettosa e difficile basata spesso su pregiudizi razzisti e riflessi condizionati.
Comunque molto della storia ruota intorno all’assillo continuo e insistente di Wexford. Fissazione o intuizione?…
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID