Come i lettori sanno, Julia Kendall, personaggio creato da Giancarlo Berardi alla fine degli anni Novanta e protagonista di una serie a fumetti di successo, è una giovane criminologa che opera come consulente della polizia dell’immaginaria Garden City (NJ). Vive da sola, con l’aiuto della loquace e protettiva domestica Emily; affianca brillantemente all’attività di consulenza investigativa l’insegnamento all’università; è molto legata alla sorella ed alla nonna, con le quali condivide l’angoscioso ricordo di una risalente, tragica perdita. Profondamente sensibile, le è capitato di trovarsi coinvolta in vicende affettive dagli esiti dolorosi e frustranti.

Nell’albo Cadavere in trasferta, la giovane conosce un poliziotto italiano, il vicecommissario Ettore Cambiaso, impegnato in una delicata e pericolosa indagine internazionale. In breve, tra i due nasce una relazione che, nei suoi sviluppi, si scontra con la necessità di entrambi di continuare a vivere e lavorare nei rispettivi Paesi d’origine. Appena ne hanno la possibilità, i due si ritrovano quindi in vari contesti, che costituiscono altrettanti sfondi per i casi criminali in cui rimangono coinvolti. Non mancano storie in cui Julia raggiunge Ettore in Italia o in cui l’Italia costituisce, comunque, l’oggetto dell’interesse della criminologa.

Ne dà conto il corposo Julia. Viaggio in Italia, che Sergio Bonelli Editore distribuisce questi giorni in libreria, a quasi vent’anni dall’esordio in edicola del personaggio, e che raccoglie le vicende in cui il nostro Paese riveste, per così dire, il ruolo di coprotagonista. La prima (La superba) si svolge a Genova, città natale di Ettore (e di Berardi), la seconda (Vedi Napoli e poi muori) nella capitale partenopea, dove vive la madre del poliziotto, la terza (Al cuore della città) tra Genova e Garden City, dove i protagonisti sono impegnati in due indagini parallele non prive di tratti in comune.

Nella prefazione al volume, curata dal criminologo Luca Marrone, collaboratore di Sherlock Magazine ed autore di alcuni contributi pubblicati in appendice al Giallo Mondadori – Sherlock, si fa riferimento ad un aspetto peculiare della produzione di Berardi, ben percepibile fin dagli esordi di Ken Parker, altra sua creatura che vanta numerosissimi, affezionati estimatori: la non comune capacità dell’autore di rappresentare la “vita così com’è, con il suo ineludibile alternarsi di momenti lieti e dolorosi, con le sue apparenti imperfezioni, le sue asimmetrie, i suoi aspetti sospesi ed irrisolti”. Capacità che, secondo il prefatore, si riscontra sia nel tratteggio dei personaggi, “colti negli aspetti più complessi e sfaccettati della loro personalità”, che nella costruzione delle vicende, che “mettono in scena problematiche, motivazioni e dinamiche interazionali del tutto compiute ed autentiche”.

Giancarlo Berardi
Giancarlo Berardi

L’autore

Giancarlo Berardi esordisce come sceneggiatore di fumetti nei primi anni Settanta. Scrive la striscia Il Palafita, storie di Topolino, Tarzan e Gatto Silvestro, oltre che alcuni soggetti per Diabolik. Nel 1973 si laurea in lingue straniere con una tesi sulla Sociologia del Romanzo Poliziesco.

Nel 1977 esce in edicola il primo albo di “Ken Parker”, personaggio creato insieme a Ivo Milazzo. Sempre negli anni Settanta, scrive le storie Wyatt Doyle e Terra maledetta, pubblicate su “Collana Rodeo” e la miniserie Tiki per il settimanale “Il Giornalino”. Realizza anche alcuni episodi de “Il Piccolo Ranger” e crea la serie Welcome to Springville. Nel 1980 esce per Bonelli L’Uomo delle Filippine (disegni di Milazzo). Negli anni Ottanta, collabora tra l’altro con le riviste “Orient Express”, “Comic Art” e “L’Eternauta”; su quest’ultima, nel 1986, appare la sua versione a fumetti di Sherlock Holmes, realizzata graficamente da Giorgio Trevisan.

Sempre con Milazzo, nel 1989, fonda la Parker Editore, che ristampa la prima serie regolare del personaggio, unitamente alle storie in seguito realizzate per “Ken Parker Magazine”.

Scrive inoltre un episodio del bonelliano Nick Raider e Oklahoma!, storia fuori-serie di Tex Willer.

Nel 1998 crea il personaggio della criminologa Julia Kendall, che esordisce con l’albo Gli occhi dell’abisso. Fra i numerosi riconoscimenti ricevuti dall’autore, citiamo il Premio Anafi e quello Oesterheld, l’Internacional Barcelona de Comics, l’Haxtur e lo Yellow Kid di Lucca.

Autori: Giancarlo Berardi (soggetto); Giancarlo Berardi, Lorenzo Calza, Maurizio Mantero (sceneggiatura); Valerio Piccioni, Luigi Copello, Steve Boreley (disegni)

Illustrazione di copertina: Cristiano Spadoni

Titolo: Julia. Viaggio in Italia

Editore: Sergio Bonelli Editore

Anno di pubblicazione italiana: 2017

Genere: giallo, noir

Pagine: 400

Prezzo: Euro 15,00