La collana “Il Giallo Mondadori” di novembre (n. 3149) presenta L'ombra del padre (Let Loose the Dogs, 2004) di Maureen Jennings.
Per gli altri Murdoch Mysteries, si rimanda agli Archivi di Uruk.
La trama
Le vie del delitto sono infinite, lo sa bene il detective William Murdoch della polizia di Toronto. Ma davvero imprevedibile è il modo in cui un ordinario episodio criminale finirà per intrecciarsi con la sua vita privata. Tutto ha inizio quando il proprietario di un cane da combattimento accusa un rivale, un certo Delaney, di giocare sporco, per vedersi qualche ora dopo accusato del suo assassinio. Privo di un alibi verificabile, ricorda solo di essere crollato a terra ubriaco sulla via del ritorno, a poca distanza dal luogo di ritrovamento del cadavere. Nel frattempo Murdoch, chiamato al capezzale della sorella morente, assiste al riemergere di un passato che pensava ormai sepolto per sempre. Storie di violenze perpetrate da una persona a loro molto vicina: il padre, Harry. Lo stesso uomo che ora, condannato alla pena capitale per l’omicidio Delaney, chiede il suo aiuto. Difficile credere che colui che ha distrutto una famiglia sia, per una volta, davvero innocente. E tuttavia un figlio investigatore non potrà ignorare quell’estrema invocazione. Dimostrando che, come quelle del delitto, anche le vie della giustizia sono infinite.
L’incipit
Agosto 1895
Ricordava molto bene il combattimento. Ma dopo quello, e dopo la caduta dal ponte, non rammentava più niente e aveva appreso cos’era successo in seguito solo grazie alle dichiarazioni rilasciate dai testimoni al processo. La giornata era stata caratterizzata da un caldo opprimente, con un cielo cupo che minacciava burrasca. Nel fienile si soffocava, e l’aria era greve per l’odore del sangue e la puzza dei topi. I cani sembravano impazziti. Tripper, la cagna marrone e nera dell’oste, i due carlini bianchi che appartenevano ai Craig e un tozzo bulldog, che era lì per la prima volta, avevano il guinzaglio legato agli anelli che correvano lungo il muro. Abbaiavano tutti quanti, con gli occhi sgranati e la saliva che colava dalle fauci. Lui aveva gridato insieme agli altri per l’intera durata dell’incontro. L’avevano fatto tutti, persino l’inglese che si piccava di essere un tipo calmo. Delaney teneva in braccio Flash a fatica, perché l’animale non faceva che contorcersi nel tentativo di rientrare nel ring. Tutti sapevano che avrebbe vinto quel cane, a meno che Sterminio non ne avesse uccisi di più. La posta in gioco era alta, come sempre avveniva negli incontri da Newcombe, e Harry aveva investito parecchi soldi, tutto quello che aveva risparmiato durante l’estate. Era lieto di essere stato estratto a sorte per l’ultima partita, perché i cani che combattevano alla fine erano sempre i più feroci.
— Avanti, Sterminio! È l’ultimo cane. Deve battere Flash facendo quaranta cadaveri — gridò a un certo punto Lacey, l’arbitro dei combattimenti. Aprì la gabbia dei topi nel ring.
L'autrice
Nata a Birmingham nel 1939, Maureen Jennings è emigrata con la madre in Canada a diciassette anni. Il romanzo L’ombra del padre fa parte di un ciclo ambientato alla fine dell’Ottocento e incentrato sull’investigatore della polizia di Toronto William Murdoch, poi protagonista di una fortunata serie televisiva.
Info
L'ombra del padre di Maureen Jennings (Il Giallo Mondadori n. 3149), 308 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Marilena Caselli
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