Come al solito, gli altri paesi selezionano e importano film e serie tv di qualità… e noi? Gli italiani non sono certo fra i più aggiornati per quanto riguarda le novità dall’estero e spesso si perdono delle grandi occasioni.
I paesi scandinavi stanno attirando su di loro le attenzioni di tutto il mondo grazie a una serie di prodotti televisivi di grande successo. In Danimarca, dopo il famoso film Il senso di Smilla per la neve del 1997, il mondo della crime fiction è stato dominato dalle serie televisive. Cosa di cui il turismo danese sta largamente approfittando, impegnandosi nella promozione di gite e itinerari sulle tracce del “Nordic Noir”, il “lato oscuro” della Danimarca.
Tutto è iniziato con The Killing, ovvero Forbrydelsen che in danese significa “il crimine”. La serie ha avuto fin da subito un grande successo, dovuto anche alla scelta di eliminare gli improbabili inseguimenti e sparatorie all’americana, che lasciano così il posto a una trama profonda arricchita da momenti di grande tensione.
La prima stagione è uscita sugli schermi danesi nel 2007. La serie è in breve divenuta un cult, seguito in tutto il mondo, tanto da vincere svariati premi e ispirare un remake in America.
La storia inizia nel momento in cui l’ispettore della polizia di Copenhagen Sarah Lund si sta preparando a un trasferimento presso la polizia svedese. I suoi progetti di raggiungere il suo fidanzato in Svezia si stanno avverando… o almeno così sembra, finché non viene ritrovato il cadavere di una ragazza assassinata in maniera brutale. Il dovere chiama e Sarah si ritrova invischiata in un’intricatissima indagine…
La prima stagione di The Killing è andata in onda in Italia su Rai 4 dal 5 giugno 2012, mentre la seconda e la terza sono state trasmesse su Sky Atlantic.
A The Killing va riconosciuto un grande merito, quello di aver spianato la strada alle successive serie danesi, a partire da Borgen, ossia “il castello”, nome con cui viene comunemente definito il palazzo di Christiansborg, la sede del Parlamento danese.
Borgen è infatti un thriller politico, anch’esso pluripremiato e apprezzato dagli spettatori di tutto il mondo. Narra le vicende di Birgitte Nyborg, fra scandali, accordi segreti e lotte per accattivarsi il favore dei mass media. All’inizio della prima stagione Nyborg non è altro che il leader di un partito politico di secondo piano, ma si trasforma gradualmente in una dei possibili candidati alla carica di Primo Ministro danese. E sarebbe la prima donna Primo Ministro nella storia della Danimarca!
La prima stagione è uscita nell’autunno del 2010 e la seconda nell’autunno del 2011. Ciò significa che la produzione di entrambe è stata precedente all’elezione di Helle Thorning-Schmidt, divenuta per davvero la prima donna Primo Ministro danese proprio nell’autunno del 2011. Con grande sorpresa del pubblico e dei critici, le vicende descritte all’interno di Borgen sembravano riflettere gli eventi futuri con sconcertante accuratezza.
Esiste anche una terza stagione, uscita nel 2013, nonché un remake americano (tanto per cambiare…). In Italia la serie è conosciuta come Borgen – Il potere, ma sono state trasmesse soltanto le prime due stagioni.
Un’altra serie di grande successo è Broen, o Bron, a seconda dei gusti: preferite il danese o lo svedese? Si tratta infatti di una serie dano-svedese, nella quale le culture dei due paesi si fondono in maniera sorprendente. Broen è il titolo danese e Bron quello svedese, in italiano “il ponte”.
La vicenda ha inizio proprio su un ponte… E non su un ponte qualunque, bensì sull’Øresund, lo spettacolare ponte che collega la Danimarca e la Svezia sfidando il mare. Il cadavere di una donna è ritrovato esattamente a metà dell’Øresund. Chi si deve occupare della questione? Le autorità svedesi o quelle danesi? Il caso è infine affidato a una task force che riunisce investigatori di entrambi i paesi.
A rendere ancora più interessante la serie il continuo humour di fondo, che mette in evidenza le differenze fra danesi e svedesi, offrendo allo spettatore una divertente opportunità per comprendere meglio la cultura dei paesi scandinavi.
La serie fu realmente il frutto di una co-produzione internazionale fra Svezia e Danimarca. A occuparsi dell’aspetto creativo, così come di quello finanziario della produzione, sono state la casa danese Nimbus Film e quella svedese Filmlance International, suddividendosi equamente il lavoro. Il cast era composto sia da danesi sia da svedesi, le riprese si sono svolte fra Malmö e Copenaghen e gli attori hanno utilizzato entrambe le lingue. Per questo in Danimarca Broen presenta i sottotitoli in danese durante i dialoghi in svedese e, al contrario, in Svezia le scene in danese all’interno di Bron sono sottotitolate in svedese.
Questa insolita serie deve la sua esistenza a un’idea dello svedese Hans Rosenfeld, mentre la regia è stata affidata alla danese Charlotte Sieling.
Apparsa sugli schermi televisivi danesi e svedesi nel 2013, nello stesso anno Broen è stato candidato come miglior serie internazionale ai British Academy Television Awards. Com’era già accaduto con The Killing e Borgen, anche Broen ha fatto il giro del mondo, venendo trasmesso in Italia nel 2014 con il titolo di The Bridge – La serie originale. E anche in questo caso i remake non si sono fatti attendere, uno statunitense, intitolato The Bridge, e uno franco-britannico, The Tunnel.
Broen, The Killing e Borgen sono solo tre delle numerose serie prodotte dalla Danimarca, che sembra intenzionata a specializzarsi in questo settore. Altri nomi, che purtroppo in Italia non sono molto conosciuti, sono Unit One, che segue le vicende di una sorta di FBI danese, e The Protectors, in cui la Danish National Police Force è costantemente impegnata nella difesa della famiglia reale.
Inoltre, è stata trasmessa anche in Italia Loro che uccidono, incentrato sulle avventure della determinatissima detective Katrina Ries Jensen.
Certo è che la produzione danese potrebbe riservare molte gradite sorprese agli appassionati del giallo e del thriller, offrendo anche l’opportunità di godere, almeno attraverso lo schermo, di scenari estremamente suggestivi e di conoscere meglio la cultura e le tradizioni proprie del mondo scandinavo.
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