Arriva l’esordio nel “genere” di Flavio Santi, uno dei più interessanti poeti della sua generazione. La primavera tarda ad arrivare propone uno stile ironico e avvolgente, per una trama gialla perfettamente costruita.
Drago Furlan è un ispettore di campagna che assomiglia molto a Ernest Hemingway e vive beato nel suo piccolo mondo di provincia, fatto di tifo sfegatato per l’Udinese, chiacchierate in osteria e scampagnate in moto con la fidanzata Perla. Non solo: da oltre dieci anni non vede un morto ammazzato e si occupa al massimo di qualche raro furto o di qualche improvvido tamponamento. Routine. È quasi primavera quando il misterioso omicidio di un anziano senza identità, avvenuto in uno sperduto paesino di montagna, lo costringerà a indossare di nuovo i panni del detective. Sullo sfondo della provincia italiana, bella e forte, con tutti i suoi chiaroscuri, l’indagine si svolgerà tra soste in osteria, profumati piatti della tradizione, segreti di paese e scomode verità legate a una delle pagine più oscure e meno note della Seconda guerra mondiale.
La primavera tarda ad arrivare
di Flavio Santi
Strade Blu (Mondadori)
ISBN 9788804658979
312 pagine € 18,50
Flavio Santi (1973) ha studiato a Pavia e Ginevra. Ha collaborato con il Dizionario Battaglia della UTET, il Dizionario biografico degli Italiani e l’Enciclopedia del Cinema della Treccani. Insegna scrittura all’Università dell’Insubria di Como. Ha pubblicato diverse raccolte di poesia, tra cui Rimis te sachete (Marsilio 2001), Mappe del genere umano (Scheiwiller 2012). Ha scritto vari libri di narrativa tra cui Diario di bordo della rosa (PeQuod, 1999; ristampa Laurana 2014), Aspetta primavera, Lucky (Socrates 2011) e il memoir Il tai e l’arte di girovagare in motocicletta. Friuli on the road (Laterza 2011).
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