Il Giallo Mondadori n. 3139: L'odore dell'inganno di Andrea Franco
È una domenica dell’agosto 1846 quando un’insolita richiesta d’aiuto giunge a monsignor Verzi, capo dell’Ufficio delle Inchieste. Un nobile romano, il conte Palmigiani, lo prega di ritrovare la nipote Chiara scomparsa da alcuni giorni, in vista del matrimonio combinato con il nipote di un cardinale. Se don Attilio acconsente a occuparsene, avverso com’è al cinismo e agli intrighi degli uomini di potere, lo fa solo per il bene della ragazza. Nessuno infatti sembra avere davvero a cuore la sua sorte. Troppi interessi, troppo denaro in gioco. Ora dovrà mettere il naso, letteralmente, nelle segrete cose delle famiglie più influenti della città. Perché la sua risorsa è un olfatto straordinario, capace di ricavare indizi fin dal più evanescente dei profumi, là dove il suo prossimo non coglierebbe altro che un vago sentore. Si affiderà a questo dono e alla sua capacità di sondare l’animo umano per il difficile compito che l’attende. Senza tuttavia mai dimenticare, insieme al suo innato senso del dubbio, una certezza assoluta: di essere fallibile.
Sherlock Mondadori n. 17: Sherlock Holmes e gli omicidi del boia di Dan Andriacco e Kieran McMullen
Un artista della fuga penzola da un cappio nel camerino del teatro. È lo spettacolo che si trova davanti agli occhi Enoch Hale, reporter bostoniano trapiantato nella capitale inglese. “Dalla morte non si scappa: triste uscita di scena per un escapista”, ecco un buon titolo. Da buttare via non appena l’apparente suicidio si rivela una montatura per celare un delitto, il primo di una serie che scuote la Londra degli anni Venti. E mentre la polizia annaspa inconcludente, il tenace Hale segue una sua peculiare linea d’indagine che lo conduce ad ascoltare testimoni insoliti, come Alfred Hitchcock e Winston Churchill. Ma di fronte a un enigma d’insondabile complessità, anche al più brillante dei segugi può essere utile il parere di un maestro. S’impone dunque un pellegrinaggio nel Sussex, perché è là che risiede attualmente il massimo esperto in materia di casi criminali. E Sherlock Holmes, benché ora dedito all’apicoltura, non farà mancare il suo contributo alla soluzione del mistero.
I Classici del Giallo Mondadori n. 1380: La grande idea di Edgar Wallace
Un terribile passato alle spalle e un fosco avvenire davanti a sé. La vita non è stata clemente con la bella e indifesa Betty, giovane attrice caduta nelle grinfie di un vecchio dottore che se n’è preso cura dopo la fine tragica dei genitori, in realtà sottoponendola a diaboliche angherie. L’ultima delle quali prevede che stia seduta per ore nella vetrina di un negozio a reclamizzare un modello di scrivania. Un pubblicitario ed ex giornalista, Bill Holbrook, intende scoprire cosa si nasconde dietro questa trovata umiliante. Che avrà mai di tanto speciale un mobile i cui difetti sembrano di gran lunga superiori ai pregi? E ancora, quale oscuro legame unisce la ragazza a una bizzarra loggia di incappucciati? Certo non lo tranquillizzerà sapere che la misteriosa scrivania era stata ideata da un uomo poi giustiziato per il brutale assassinio della moglie. Il padre di Betty.
Segretissimo n. 1628: Il Ripulitore: l’ombra del tradimento di Brett Battles
Disfarsi di un cadavere è la parte più semplice, per Quinn. È il suo lavoro ripulire da ogni traccia la scena di un’azione letale. Ma stavolta la faccenda si rivela più complicata. Se così non fosse, non si ritroverebbe a girare in macchina per New York con il corpo di un pezzo grosso semidivorato dai topi nel bagagliaio. Non ci voleva. Viene per tutti il momento di appendere la pistola al chiodo, e lui non fa eccezione: ancora tre missioni e stop, era questo l’accordo con il capo dell’Ufficio supersegreto a cui offre i suoi servizi. La prima, in Irlanda, non è andata come doveva. Poi, il nuovo incarico: introdursi in un palazzo abbandonato dove poco prima un’operativa della CIA è saltata in aria su una trappola esplosiva. Da lì si delinea una pista che porta dritta a un intrigo internazionale. Per il Ripulitore, non proprio il modo più tranquillo di avviarsi alla pensione.
Segretissimo SAS 11: Scusate, ho sbagliato ussaro di Gérard de Villiers
Trascorrere una notte in piacevole compagnia non è certo una novità, per Malko. Lo è invece svegliarsi il mattino dopo prigioniero di un ufficiale sovietico, e scoprire che la bellezza di turno si è dileguata lasciandogli come ricordo un tatuaggio: un numero di matricola che un tempo distingueva gli appartenenti alle SS… Insomma, l’hanno incastrato, con quella che in gergo si chiama un’operazione di “magia nera”. L’obiettivo è fare di lui un agente doppio, una marionetta che obbedisca ciecamente al nuovo padrone, altrimenti il suo presunto segreto sarà divulgato. Un vero incubo, se l’alternativa è tra servire l’impero del male o finire braccato dai cacciatori di nazisti. C’è però una terza via. Perché la specialità del Principe delle Spie, a proposito di incubi, è farli venire ai suoi nemici.
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