Tra la primavera e l’estate del 1891 Sherlock Holmes non visitò soltanto Firenze, come si legge nel racconto La casa vuota di Sir Arthur Conan Doyle, ma fece tappa anche a Pistoia.
È questa l’affascinante teoria che viene sviluppata nel libro Sherlock Holmes a Pistoia – il cui sottotitolo recita Breve storia di una ricerca tra finzione e realtà – scritto da Luca Martinelli, Giuseppe Previti, Stefano Fiori ed Enzo Gualtiero Bargiacchi ed edito da Edizioni Atelier di Pistoia.
Sherlock Holmes a Pistoia è diviso in due sezioni. Nella prima, quella che dà il titolo al libro, Luca Martinelli, in un breve saggio corredato di bibliografia, ricostruisce gli eventi e i motivi che, durante la sua permanenza a Firenze, spinsero il detective di Baker Street a visitare la vicina città di Pistoia.
Tutta la vicenda ruota attorno all’opera Notizie istoriche del Tibet, meglio nota come Relazione Desideri, corposo e documentato diario di viaggio del missionario gesuita pistoiese Ippolito Desideri che la censura vaticana condannò all’oblio per quasi centocinquanta anni. Riscoperta nel 1875 da un altro pistoiese, lo scrittore Gherardo Nerucci, la Relazione Desideri fu sul punto di essere pubblicata molte volte, ma ciò non accadde fino al 1932.
Nel segno della migliore tradizione gialla, la Relazione Desideri, unico documento che all’epoca fornisse notizie utili sul Tibet, è al centro di trattative economiche e diplomatiche e anche di vero e proprio spionaggio, visto che il Tibet era un territorio, sebbene sconosciuto, conteso dalle potenze militari, in particolare Inghilterra e Russia. E Sherlock Holmes, in procinto di partire per il Tibet (lui stesso, ancora nel racconto La casa vuota, dice di esserci stato per quasi due anni), si recherà a Pistoia per consultare questo prezioso documento.
Ma Sherlock Holmes come poté riuscire in questa impresa? Chi lo aiutò a consultare il documento? Quando avvenne la sua visita a Pistoia?
Passo dopo passo, con il ritmo di un racconto giallo più che quello di un saggio, Martinelli svelerà al lettore ogni dettaglio.
Nella seconda sezione del libro, invece, spazio alla fiction. Sono presenti due pastiche sherlockiani a firma di Martinelli (Sherlock Holmes e l’uomo con la valigetta e L’avventura dei fuochi sulla collina), l’apocrifo From Hell=Dall’inferno di Stefano Fiori e Intervista impossibile: Sherlock Holmes e Mr Previti di Giuseppe Previti.
A chiudere il libro il contributo storico-critico di Enzo Gualtiero Bargiacchi, il massimo studioso di padre Ippolito Desideri, e la postfazione di Michele Lopez, presidente di “Uno studio in Holmes”, l’associazione che riunisce gli appassionati italiani di Sherlock Holmes.
Presto disponibile sullo store online Ibs.it, Sherlock Holmes a Pistoia è in vendita presso la libreria Equilibri di Prato e può essere ordinato contattando l’editore (www.atelierantiquario.it oppure info@atelierantiquario.it).
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Luca Martinelli, pratese, giornalista, è autore di racconti e romanzi apocrifi che hanno per protagonista Sherlock Holmes. Il suo ultimo romanzo è “Sherlock Holmes e l’enigma del cadavere scomparso” (Delos Books, Milano 2014).
Giuseppe Previti e Stefano Fiori, pistoiesi, sono soci fondatori del club “Gli amici del giallo” di Pistoia, conducono la trasmissione televisiva “Giallo Pistoia” su TVL e sono autori di racconti mystery.
Enzo Gualtiero Bargiacchi, pistoiese, è un grande appassionato di storia locale, autore di molti saggi su personaggi legati alla sua città, in particolare padre Ippolito Desideri.
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