La Adelphi prosegue nella sua opera di raccolta dei romanzi di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret: ecco Maigret 8.
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Maigret al Picratt’s
L’agente Jussiaume, che nel suo turno di notte passava sempre per le stesse vie più o meno alla stessa ora, era talmente abituato a quell’andirivieni da registrarlo in modo automatico, press’a poco come chi abita vicino a una stazione registra gli arrivi e le partenze dei treni.
Maigret e l’affittacamere
«Che ne direbbe di venire a mangiare qualcosa da noi, così, senza cerimonie?». Il buon Lucas aveva probabilmente aggiunto: «Mia moglie ne sarebbe felicissima, glielo assicuro».
Maigret e la Stangona
Sul modulo compilato che l’usciere consegnò a Maigret c’era scritto testualmente: «Ernestine Micou in Jussiaume, detta la Stangona, da lei arrestata diciassette anni fa in rue de la Lune, e che per farla incavolare si era messa tutta nuda...».
Maigret, Lognon e i gangster
«D’accordo... D’accordo... Sì, signore... Ma sì... Sì... Le prometto che farò tutto il possibile... Appunto!... La saluto... Come? Ho detto che la saluto... Nessun disturbo... Buongiorno, signore...». Per la decima volta almeno (ormai non le contava più), Maigret riagganciò...
La rivoltella di Maigret
In futuro, quando Maigret avrebbe pensato a quell’inchiesta, l’avrebbe sempre associata a qualcosa di un po’ anomalo, come una di quelle malattie che, invece di esplodere, cominciano con un vago malessere, dei piccoli spasmi, dei sintomi così leggeri da non meritare attenzione.
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Per saperne di più, ecco il link: http://www.adelphi.it/libro/9788845929687
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