Avventura a mezzanotte di Brett Halliday, Mondadori 2015.
Questa volta il nostro Brett, non solo si è divertito a scrivere una storia ma ci si è buttato perfino dentro. Siamo ad un gran gala del premio letterario Edgar Allan Poe. Volti noti e meno noti con qualche frecciatina in qua e là. Poi l’incontro con Elsie Murray che ha letto tutti i suoi libri. Ergo accompagnamento a casa e la solita idea del salto sul letto. Che va a farsi fottere perché lei ha in serbo il manoscritto “Notte tragica” e vorrebbe il suo parere. Bene, leggiamolo. Solo che la ragazza si ritrova strangolata e l’autore dei gialli incasinato perché è l’ultimo che l’ha vista viva.
“Notte tragica” è una storia vera, come aveva asserito l’autrice, nella quale la protagonista, Aline Ferris, dedita all’alcool e agli uomini, se ne ritrova in casa uno morto ammazzato ed è costretta a scoprire l’assassino per dimostrare la sua innocenza. Finzione e realtà che coincidono?
Fatto sta che Brett ha bisogno dell’aiuto della sua creatura letteraria: Michael Shayne “un uomo alto, slanciato, con i capelli rossi”, maniere spicce, whisky, cognac, Martell o Monnet lungo il gargarozzo. C’è pure un caso di assassinio rimasto insoluto ad infilarsi nella vicenda, raccontata da par suo dal nostro Halliday che, tra l’altro, è sparito.
Per “I segreti del giallo” “L’impiccata” di Diego Lama.
Un’impiccata, appunto, nella Napoli del colera del 1884. Sospesa ad una trave in una stalla. Si chiama Marina, moglie di Carletto, ed ha un piccolo gonfiore sopra la tempia. Pure incinta. Suicidio o omicidio? Fa le domande a tutta la famiglia incasinata Veneruso, il commissario capo della polizia di piazza Dante, coadiuvato dall’agente Rocco. Una tragedia che si svolge sul filo dell’umorismo con diversi colpi di scena.
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