Con il titolo Soltanto silenzio (2014) la Tea pubblica in questi giorni di fine ottobre un nuovo romanzo del giornalista Massimo Cassani. Questo è il quarto romanzo che appartiene alla serie dedicata al commissario Micuzzi. Un mondo fatto di casi da risolvere e di vite private osservate da vicino.

Riportiamo una scheda del commissario Micuzzi scritta proprio dal suo creatore:

<<Il commissario Micuzzi ha quarant’anni. E’ alto circa un metro e settantacinque, e ha i capelli rossicci e arruffati; non è grasso, ma ha una pancetta coltivata a colpi di grassi insaturi, calici di rosso e grappa Nardini. Smemorato, distratto, vive da solo nella casa dell’ex ex moglie, Margherita, in via Eustachi a Milano, zona Città Studi. Pigro e brontolone, le inchieste le conduce, perché in fondo sa fare il suo mestiere. Non ha grandi passioni, a parte leggiucchiare distrattamente qualche vecchio Urania e fumare Toscanelli. Quando entra in rapporto con le donne, non capisce mai se si innamorano davvero di lui o se lo usano per scopi mai del tutto chiari. O leciti.>>

Ancora una volta questo simpatico (ai lettori) commissario deve aver dato fastidio a qualche personaggio importante e così si trova trasferito nel commissariato di Via Padova.

Questa volta si troverà coinvolto in una indagine con dei fatti successi a lui circa trentacinque anni prima durante una partita di calcio che si svolse nell’oratorio e che si trasformò in una rissa.

Sarà una questione dai contorni molto confusi ed entreranno in campo anche i servizi segreti e il povero commissario oltre a dover risolvere questi problemi dovrà assistere a una vera “sorpresa” della sua ex moglie.

Come sempre una lettura divertente e interessante e il lettore scoprirà una zona di Milano popolare e multietnica.

un brano:

«Il crepuscolo ottobrino dì Milano è un preludio che dura un amen, è una malinconia sottesa che ti piglia alla sprovvista e ti lascia sospeso, quasi come un respiro trattenuto.

In questo crepuscolo ottobrino il commissario Micuzzi ha scodellato i Quattro salti in padella in un piatto sbeccato e sta ruminando l'ultimo boccone seduto in cucina, le spalle alla finestra. Un sorso di rosso segna la fine della cena.»

l’autore:

Massimo Cassani, giornalista, è nato a Cittiglio, in provincia di Varese, nel 1966. Oltre che in Soltanto silenzio, il personaggio del commissario Micuzzi è presente nei romanzi Sottotraccia (2008), Pioggia battente (2009) e Zona franca (2013), già apparsi in edizione TEA. Nel 2010 si è staccato dal genere noir con il romanzo Un po' più lontano (Laurana). Collabora con la Bottega della narrazione di Laurana, diretta da Giulio Mozzi.

la quarta:

Milano, ottobre 1978. In una domenica pomeriggio qualsiasi, durante una partitella all'oratorio del quartiere di Casoretto, scoppia il finimondo. Il giovanissimo Aristide Mastronardi, passione per il calcio e un futuro da carabiniere, viene abbattuto in area. A fischiare il rigore è un ragazzetto del Ticinese: Sandro Micuzzi, capelli rossicci e un futuro da commissario di Polizia. E mentre giocatori, padri e cugini se le danno di santa ragione, non lontano dal campetto accade un episodio all'apparenza insignificante, ma legato a uno dei fatti più controversi dell'Italia del dopoguerra. L'unico a notarlo è il fratello maggiore di Aristide, Gaetano, coinvolto pure lui nella rissa. A più di trentacinque anni di distanza, in una Milano autunnale e malinconica, il reticolo di misteri legati a quell'episodio riemerge inaspettato a opera di un avvocato americano. E mentre il commissario Micuzzi, trasferito per punizione nel commissariato di via Padova, oltre ad assistere attonito all'ennesima «sorpresa» della sua ex moglie Margherita, si trova coinvolto in una vicenda dai contorni confusi, complicata dalle ambiguità della Questura e dalla presenza invisibile dei Servizi segreti italiani. E quando tutto sembra essere destinato a risolversi...

Massimo Cassani, Soltanto silenzio (2014)

Tea, collana Narrativa Tea, pagg. 360, euro 15,00