Con il romanzo Troppo tardi per la verità (2014), edito da TEA, in libreria da qualche settimana torna in azione il commissario Salvatore Miceli, personaggio creato dallo scrittore Gianni Simoni.
Sempre con la collaborazione del commissario Grazia Bruni, Petri, questa volta dovrà chiarire il mistero della morte di un uomo che viene investito da una auto lanciata a tutta velocità, ci sono due testimoni, marito e moglie, che avvalorano i fatti come sono avvenuti, ma il tutto appare molto poco chiaro in quanto l’uomo investito è totalmente privo di documenti e poi si fa avanti un terzo testimene che cambia totalmente la versione data dai primi due testimoni che nel frattempo sono scomparsi.
Così si passa da omicidio colposo e omissione di soccorso a un assassinio premeditato.
Indagini complesse e difficili e il mistero del tutto sarà poi risolto dai due detective con l’aiuto determinante dell’ex giudice Petri.
un brano:
«Appena accertano qualcosa,sempre che ci sia qualcosa che non va, mi richiamano.
Lei cosa ne pensa, dottor Petri?» chiese Grazia Bruni.
«Che in un caso o nell'altro, il quadro si sta facendo sempre più chiaro, ed è un pessimo quadro.
Non vorrei sbagliarmi ma potreste anche trovarvi di fronte a una delle vicende più fosche in cui
vi siete mai imbattuti. Una vicenda da prima pagina...»
L’autore:
Gianni Simoni, ex magistrato, ha condotto quale giudice istruttore indagini in materia di criminalità organizzata, di eversione nera e di terrorismo. Presso la Procura generale milanese ha sostenuto l'accusa nel processo d'appello per l'omicidio Ambrosoli e ha condotto l'inchiesta giudiziaria sulla morte di Michele Sindona nel carcere di Voghera.
TEA pubblica le sue due serie gialle (entrambe aperte): la prima è ambientata a Brescia e ha per protagonisti l’ex giudice Petri e il commissario Miceli.
La seconda è ambientata a Milano e ha per protagonista l’ispettore Andrea Lucchesi..
Presso Garzanti ha pubblicato Il caffè di Sindona, in collaborazione con Giuliano Turone.
la “quarta”:
È notte fonda: un'auto lanciata a gran velocità per le strade di Brescia travolge un uomo, lasciandolo sull’asfalto senza vita e dileguandosi. Sembrerebbe un triste caso di omicidio colposo con omissione di soccorso, come anche i testimoni oculari confermerebbero, ma il sovrintendente Armiento della Stradale non ne è convinto. Troppi particolari fuori posto: come mai la vittima non portava documenti con sé? Perché i due testimoni spariscono il giorno dopo l’incidente? Ad avvalorare i sospetti del poliziotto spunta, inatteso, un terzo testimone che, a distanza di qualche giorno, rovescia tutte le ipotesi avanzate fino a quel momento. Si apre così una nuova linea d'indagine, per sospetto omicidio premeditato. Competenza della Omicidi, dove il commissario Miceli, reintegrato nelle sue funzioni a fianco del commissario titolare grazia Bruni, prende in mano il caso. Ma più gli inquirenti indagano, più le acque si fanno torbide, e dal passato di vittima, testimoni e indagati emerge un pantano di tradimenti, odio, gelosie, brame di vendetta, debiti di gioco e sospetti di bancarotta. Ancora una volta determinante nella soluzione del mistero sarà l'esperienza dell'ex giudice Petri, indispensabile compagno di avventure e insostituibile amico per il buon Miceli.
Gianni Simoni, Troppo tardi per la verità (2014)
TEA, collana Narrativa TEA, pagg. 264, euro 12,00
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