P.S. Partite lampo di cinque minuti (sei) tutte vinte da Francesco ( pag. 21). Analizzano “il terribile attacco Mikenas della Partita Inglese” (pag. 84).

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In Dove? di Marcello Fois in Gialli d’estate di AA. VV., Einaudi 2014, apprendiamo che “Ludwig Gostner il pomeriggio della scomparsa di Riccardo Meletti era rimasto tutto il giorno al Circolo degli scacchi, e aveva almeno venti persone pronte a testimoniarlo” (pag.124). Tre pagine più avanti la polizia scopre che non era un frequentatore abituale e neppure un ottimo giocatore. Ancora a pag. 129 troviamo il nostro Ludwig che sta giocando con “un bambino occhialuto e serioso” che “macellava il suo cavallo sotto la lama rettilinea di una torre in D2”. (Di ragazzi terribili ce ne sono in giro!).

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In The Moriarty Gambit di Fritz Leiber (sulla rivista Chess Review del febbraio 1962) Sherlock Holmes viene presentato in un torneo scacchistico del 1873 proprio contro Moriarty (addirittura) a cui infligge il cosiddetto “matto delle spalline”. In Rombi di tuono per il dottor Fell di John Dickson Carr, Mondadori 2014, a pag. 164, “Silenzio. E’ scacco matto”.

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In L’assassino è tra noi di Ellery Queen, Mondadori 2014.

“Linda! Papà! Guardate…_ Davy Fox sorrise debolmente. “Ecco la mia scacchiera”. Era posata sul tavolo con i pezzi ancora disposti in ordine di gioco, per una partita cominciata dodici anni prima e mai portata a termine. “E’ terribile” disse Linda con un leggero brivido. “Avevamo giocato la sera prima” disse Bayard sorridendo. “Poi tu, Davy, andasti a letto e troncammo la partita a metà. “L’esito era incerto” osservò Davy. “Sì, mi accusasti di troncare il gioco perché tu stavi avendo la meglio. Ed era vero””. (pag.69).

Bayard era seduto a un’estremità del divano: dalla parte opposta, leggermente curvo, la faccia rossa di collera, era seduto l’agente Howie. I suoi occhietti fissavano la scacchiera posta tra loro. “Una mossa ancora” diceva Bayard ridacchiando. “Una mossa ancora e ho vinto!”. La zampa di Howie vibrò un colpo sotto la scacchiera, facendola sobbalzare sul divano. I pezzi volarono da ogni parte. “Sicuro, avete vinto!”. Attraverso le palpebre, gli occhi sprigionavano lampi di odio. ”Se faccio una mossa perdo! Ma non perderò alla fine…”. Bayard raccolse con calma i pezzi e cominciò a disporli per una nuova partita. “Questa è l’undicesima volta” disse sorridendo “Suvvia, Howie, sono disposto a giocare ancora”. Howie diede un nuovo colpo alla scacchiera. Bayard Fox non rise più e non si curò di raccogliere i pezzi”. (pag.130). Può succedere…

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In Punti di vista di Patrizia Trinchero, in Sherlock Magazine n° 33, il prof. Moriarty, nemico assoluto di Holmes, “Lei, colonnello, è il punto di smistamento di molte delle mie operazioni e di tutte quelle più delicate in assoluto, solo un pazzo sacrificherebbe la regina per l’alfiere o la torre” (pag.58).

Nella realtà qualche volta può capitare questo sacrificio se porta al matto, ad un vantaggio più o meno decisivo o ad una speranza di salvezza.

Grazie per l’attenzione.

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