- Mi spiace che l’abbia vista. - E’ spiaciuto anche a me, sulle prime. Ma era inevitabile.
- E adesso, qiale effetto crede che avrà sui suoi piabi sapere che lei è qui?
- Forse lo indurrà a essere più cauto, o forse, invece, lo spingerà a giocarsi subito il tutto per tutto. Come la maggior parte dei criminali, potrebbe confidare troppo nella propria abilità e pensare di averci completamente ingannati.
- Allora perché non lo arrestiamo subito?
- Mio caro Watson, lei è un uomo d’azione nato. Il suo istinto è sempre di reagire in modo energico. Ma supponendo, per il puro gusto della conversazione, che noi lo facessimo arrestare questa notte, che vantaggio potremmo mai ricavarne? Non disponiamo di uno straccio di prova contro di lui. Qui sta l’astuzia diabolica del suo piano! Se agisse servendosi di un sicario umano potremmo raccogliere delle prove, ma, stando così le cose, se anche riuscissimo a trascinare alla luce del giorno questo grosso cane, ciò non ci aiuterebbe a mettere il cappio intorno al collo del suo padrone.
- Ma certamente abbiamo dei fatti.
- Neanche l’ombra… solo ipotesi e congetture. In tribunale ci riderebbero in faccia se ci presentassimo con una storia simile, e con prove simili.
- C’è la morte di Sir Charles.
- Sul cui cadavere non c’era neppure un graffio. Io e lei sappiamo che è morto di terrore, e sappiamo anche che cosa lo ha spaventato; ma come facciamo a convincere dodici imperturbabili giurati? Quali tracce ha lasciato il segugio? Dove sono i segni dei suoi denti? Naturalmente noi sappiamo che un cane da caccia non azzanna un cadavere, e che Sir Charles era già morto primaa che quell’animale potesse assalirlo. Ma dobbiamo provare tutto questo, e non siamo in condizione di poterlo fare.
- Bè, ma stanotte…?
- Non abbiamo fatto molti passi avanti nemmeno stanotte. Anche questa volta, non c’è stato un legame diretto fra il cane e la morte di Selden. E noi non abbiamo mai visto il segugio. Lo abbiamo udito, ma non saremmo in grado di provare che stava inseguendo quell’uomo. E poi, manca del tutto un movente. No, mio caro; dobbiamo rassegnarci al fatto che per il momento non disponiamo di un quandro completo dei fatti, e che vale la pena correre qualsiasi rischio per ricostruirlo.
- Come pensa di agire?
- Mi aspetto molto da ciò che Mrs Laura Lyons potrà fare per noi quando le sarà chiara la sua situazione. E ho anche un piano personale. A ciascun giorno la sua pena; ma spero chee prima che sia passato un giorno terrò finalamente il coltello per il manico.
Non riuscii a sapere nient’altro dei suoi progetti, e Holmes camminò immerso nei suoi pensieri fino ai cancelli di Baskerville Hall.
- Viene su?
- Sì, non vedo ragioni per continuare a nascondermi. Ma un’ultima parola, Watson. Non dica nulla del cane a Sir Henry. Gli lasci credere che la morte di Selden sia stata causata proprio da ciò che Selden voleva farci credere. Sarà in forma migliore per la prova che dovrà affrontare domani, quando, se ricordo bene il suo rapporto, andrà a cena da quelle persone.
- Sono stato invitato anch’io.
- In tal caso dovrà trovare una scusa, e lasciarlo andare da solo. A questo si provvederà facilmente. E ora, anche se siamo in ritardo per la cena, penso che sia venuto il momento di concederci uno spuntino.
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