Il 12 marzo del 1964 usciva in vinile il brano “El portava i scarp del tennis”. A cinquant’anni esatti dalla pubblicazione del brano, lo sceneggiatore Davide Barzi celebra Enzo Jannacci attraverso il libro “Unico indizio le scarpe da tennis”, un noir metropolitano con un tocco di follia, un’opera in lavorazione dal 2010 e che vede ora finalmente la luce, un sentito e doveroso omaggio a un poeta, ma anche un racconto a tinte forti per chi ancora non conosce l’opera del “dutùr”.

“Unico indizio le scarpe da tennis” parte dalla celebre canzone per raccontare in flashback la vita del vagabondo trovato morto. L’indagine, compiuta da un commissario calabrese trapiantato a Milano, porta alla luce volti, voci e personaggi della Milano del boom, raccontando la ricostruzione post bellica, le speranze disattese, le luci e le ombre di una città. Milano è infatti la vera protagonista del volume. È la Milano dei diseredati che lottano per arrivare a fine giornata, degli immigrati che si sforzano di integrarsi nel tessuto sociale. È la città della mala, quella raccontata dallo scrittore Giorgio Scerbanenco, il luogo dove il melting pot è umano ma anche linguistico e l’idioma di Carlo Porta si contamina con gli accenti del sud.

L’indagine si snoda attraverso un caleidoscopio di trovate grafico-narrative, grazie all’amichevole collaborazione dei disegnatori dello Pseudostudio (Francesco Abrignani, Fabiano Ambu, Alessandro Florio, Stefania Fiorillo, Alessandro Mazzetti, Luca Usai) ma anche a un inserto in forma di fotoromanzo, con Osvaldo Ardenghi, Andrea Bove, Enzo Limardi, Tino Mazzoleni, Dafne Niglio, Rossella Rapisarda, Paolo Sergio, Masha Sirago,scene e costumi di Chiara Maria Massa, make up di Silvia Baini, D.o.P e fotografia di Sergio Cavandoli, backstage di Simona Lanzi, regia di Dario Barezzi.

Il libro, viene pubblicato anche in un’edizione limitata, cartonata e con sovraccoperta, servirà a finanziare con una percentuale del prezzo di copertina i progetti della rivista “Scarp de’ tenis”, giornale di strada, venduto e in parte scritto da persone gravemente emarginate e senza dimora, diffuso da più di cento venditori inseriti in un percorso di reinserimento.

Milano, giovedì 19 marzo 1959. In viale Forlanini viene ritrovato il cadavere di un senzatetto. Il Sostituto Procuratore liquida la pratica, invitando a lasciar stare, “che è roba da barboni”. Il Maresciallo Vincenzo Mantuano, però, prende a cuore il caso e avvia un’indagine personale. Inizia così un percorso nei meandri più oscuri della città, dalla camera mortuaria del Centro Policlinico al Cinema Carcano, dalla Palestra Doria al Teatro alle Maschere, dove si esibisce una spogliarellista arrivata direttamente dal Crazy Horse di Parigi.

Backstage fotoromanzo: www.youtube.com/watch?v=-UrYPlWFaOs

Intervista agli autori: www.ubcfumetti.com/preview/?28274

Unico indizio le scarpe da tennis

Autori: Davide Barzi (testi), Marco “will” Villa (con la collaborazione di Riccardo Nunziati) e Sergio Gerasi (disegni)

Editore: Renoir Comics

Formato: 14,8×21, b/n, 160 pagg. brossurato con alette

Prezzo: € 14,90 (edizione brossurata con alette) € 19,90 (edizione cartonata con sovracoperta)

Per informazioni: info@renoircomics.it