Ottimo questo numero di Sherlock Magazine. Intanto due bei racconti: Sherlock Holmes sull’isola dei cani di Samuele Nava e Il mistero della stanza delle mappe di Cristian Fabbi.

Partiamo dal primo. Periodo buio per Holmes. Siringa e fiale di cocaina, poi il “risveglio” con travestimento come uno scaricatore di porto. Incontro di pugilato alle banchine dei docks di Millwall, vince un pugile francese, poi morto per i colpi da lui ricevuti (viene a saperlo in seguito). Tuttavia si scopre che  il morto non è per niente francese ma un campione irlandese scomparso da tempo, per avere vinto un incontro che doveva perdere. Bisogna vederci chiaro, il senso di colpa del Nostro è troppo forte. Ci potrebbe essere di mezzo Moriarty…

Passiamo al secondo. Sciopero ai docks. Ucciso il rappresentante degli operai portuali Luke Stowell nel palazzo sede della Compagnia delle Indie Orientali. Chiesto aiuto a Holmes. Altre due categorie di lavoratori: i White Collars, impiegati, e i lavoratori dei trasporti rappresentati da Milton Ross. Si stanno intavolando trattative per la costituzione delle Trade Unions. Classico omicidio in una stanza chiusa dall’interno, la cosiddetta sala delle mappe.

Come sempre altri articoli interessanti fra cui la Disanima del canone di Enrico Solito che questa volta prende in considerazione L’avventura del paziente fisso (RESI). Nel mitico salotto di Holmes arriva Percy Trevelyan, autore di una brillante relazione sulle lesioni nervose. Aiutato finanziariamente da Blessington che trattiene i tre quarti dell’incasso in una zona prestigiosa di Londra. Ricchi entrambi. Poi entra in scena un nobile russo affetto da catalessia accompagnato dal figlio. Improvviso attacco e fuga dei due. Blessington afferma che qualcuno è entrato in camera sua, ha una fifa maledetta e qualche giorno dopo viene trovato impiccato al gancio del soffitto che regge il lampadario. Suicidio o omicidio? Per Holmes vale il secondo.

Seguono altre rubriche appetitose come Autori classici nel mystery di Cristian Fabbi che punta il suo obiettivo su Anthony Berkeley Cox, creatore di Roger Sheringam “ironico, spaccone e talvolta grottesco”. Da uno dei suoi libri Alfred Hitchcock trasse il film “Il sospetto” con Cary Grant e Joan Fontaine. Famoso “Il caso dei cioccolatini avvelenati” in cui si assiste a sei differenti ipotesi su una strana morte per avvelenamento di uno dei suddetti.

Alla prossima!