Il terrore che mormora di John Dickson Carr, Polillo 2013
Il dottor Miles Hammond è invitato ad una cena del Club del Delitto dove parlerà il professor Rigaud (siamo nel 1945).
Tredici uomini, tredici celebrità in vari campi del sapere, che discutono casi di omicidio ormai classici. Ma i membri del club sono assenti. Presenti solo Barbara Morell, ospite del dottor Gideon Fell come Miles, e Rigaud che espone ai due il suo caso avvenuto nella cittadina di Chartres prima della guerra. Qui vive la ricca famiglia Brooke, bella villa e una torre poco distante. Arriva la nuova segretaria Fay Seton, collo sottile, capelli rossi folti, occhi azzurri e sognanti che fanno fremere il giovane Harry Brooke. Ma dopo un po’ incominciano a girare voci spiacevoli sul suo conto, il padre del giovane chiede un incontro con lei sulla torre.
Morto stecchito infilzato dal suo bastone che nasconde una lama, spariti i duemila dollari che probabilmente servivano per sbolognare la ragazza. Delitto impossibile perché la vittima era sola sulla torre!
Ora, combinazione delle combinazioni, la bibliotecaria richiesta da Miles per mettere in ordine i suoi libri è proprio Fay Seton, con i capelli che scintillano e il profumo che inebria…Il mitico Gideon Fell arriva a pagina centonove con la sua stazza gigantesca, una lunga cappa nera, “rullando e beccheggiando con la maestà di un imperatore”, la faccia rubiconda, gli occhi ammiccanti, il folto ciuffo di capelli striati di grigio, i baffoni da bandito e i numerosi menti che si agitano. Sarà lui a risolvere il mistero gravato da una coltre di terrore e di vampiri che sembrano costituire il nucleo di una vecchia storia che si ripropone. Fremiti d’amore e colpi di scena a completare il tutto con il conte Cagliostro che fa la sua parte (giuro).
Troppo complicato? Al limite del credibile? Vedete un po’ voi.
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