Presso la ex aula di corte d'assise di Viterbo è andata in scena, con successo, la seconda edizione del premio di letteratura gialla noir Mariano Romiti ideato e realizzato dall'Associazione omonima e questa volta i tre autori finalisti sono finiti addirittura... in gabbia.
Il gioco di ruoli che ha visto coinvolti i poliziotti della Romiti e gli autori, alla presenza dei magistrati e degli avvocati che hanno composto le commissioni giudicanti, ha infatti avuto la sua massima espressione proprio in una ex aula di Tribunale teatro, in passato, di processi di rilevanza nazionale come quello al bandito Giuliano imputato nella strage di portella delle ginestre.
Maurizio Blini, Maurizio de Giovanni e Roberto Riccardi, selezionati dai poliziotti della prima giuria per ambire alla vittoria finale, si sono confrontati, attraverso i loro tre romanzi gialli, in una finalissima in cui hanno assunto le vesti di veri e propri imputati con tanto di fotosegnaletica e accompagnamento nella gabbia dei detenuti rimasta tale e quale a quella che ha ospitato, in passato, famigerati delinquenti.
Alla fine Roberto Riccardi con il suo Undercover, niente è come sembra edito da E/O, ha trionfato sul Metodo del Coccodrillo, di Maurizio de Giovanni edito da Mondadori, e su Unico indizio un anello di giada, di Maurizio Blini, edito Ciesse Edizioni, giunto terzo.
La sentenza è stata letta in aula in un silenzio che sembrava rievocare le contrastanti emozioni dei protagonisti degli antichi processi sotto il severo monito "La legge è uguale per tutti" che ancora campeggia sulle pareti dell'edificio.
Poliziotti, quindi, che premiano... un carabiniere. Roberto Riccardi, infatti, oltre ad essere un autore più che emergente nel panorama del giallo nazionale è un ufficiale dell'Arma nonchè direttore della rivista periodica "Il Carabiniere" e per una volta le antiche, seppur sane, rivalità si sono dissolte in nome della cultura in un clima di assoluta imparzialità.
A Maurizio De Giovanni, autore di primissimo piano nel mondo del giallo e vincitore della scorsa edizione del premio Mariano Romiti, è toccata questa volta la piazza d'onore mentre Maurizio Blini, ex poliziotto, si è dichiarato più che soddisfatto per il risultato ottenuto atteso l 'assoluto valore dei concorrenti alla vittoria finale.
Ai tre autori, oltre ad una targa ricordo, piatti in ceramica decorata dell'artigianato viterbese a voler testimoniare il connubio dell'Associazione Romiti con il Territorio.
Un edizione, quella di quest'anno, che inserita nel calendario del settembre viterbese attraverso la solida collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Viterbo, presente alla cerimonia di premiazione con una sua rappresentanza, ha fatte registrare ancora una volta una folta partecipazione di pubblico interessato alla scrittura di genere ma soprattutto alle iniziative di un' Associazione come la Mariano Romiti che si pone come obiettivo l'assoluta condivisione delle sue attività con il territorio e con la la cittadinanza.
Le attività dell'Associazione Mariano Romiti, che si propone di realizzare ulteriori eventi all'insegna della cultura, saranno a breve illustrate sul primo numero del suo annuario la cui uscita è prevista per il prossimo mese di ottobre e che si chiamerà, guarda caso, "Poliziescamente".
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