Natale al Mysterious Bookshop di A.A.V.V., a cura di Otto Penzler, Mondadori 2012.
Una chicca. Una formidabile chicca di 17 maestri della suspense come indica il sottotitolo. Qualche nome? Eccoli: Westlake, Block, McBain, Perry, Cook, Higgins Clark e tanto vi basti che anche gli altri mica scherzano.
Storie che ruotano attorno al Mysteriuos Bookshop di New York il cui proprietario (che diventa pure un personaggio) è il nostro Penzler. Spilucco in qua e là che fare il commento di tutti e diciassette racconti rimane impossibile.
Ci troviamo un po’ di tutto: il ladro Dortmunder di Westlake con le tasche piene di monete romane di bronzo inseguito dalla polizia; una serie di commercianti di libri rari freddati da un fantomatico assassino; un certo Nick Velvet che deve riprendere un segnalibro, costituito da una piccola striscia di rame con sagoma di Sherlock Holmes, tra i libri venduti proprio a Penzler; lo sfortunato scrittore Rufe Petticord che trova il modo di sfruttare il lavoro di una sconosciuta; la scomparsa di un manoscritto di Cornell Woolrich, inserito in un cofanetto, che dà la stura ad una divertente indagine per scoprire il ladro; oppure quella di un teschio appartenuto ad Agatha Christie (al suo posto una busta con dollaroni al prezzo di mercato. Perché?), così come per un tagliacarte utilizzato da Erle Stanley Gardner e il facsimile della prima pagina del testamento di Edgar Allan Poe; c’è pure un bambino di circa otto anni che ha visto morire Babbo Natale; un fantastico racconto di Anne Perry che vede Otto alle prese con uno scrittore “pazzo” a cui aveva bocciato il manoscritto “Il vortice della perdizione” (basta il titolo) ed una tensione che si accumula piano piano e suscita continua ilarità.
Abbiamo spesso furti, scherzi, burle, sorprese ma anche morti ammazzati alla vigilia di Natale con la neve che scende giù a larghi fiocchi, una sparatoria proprio sopra alla famosa libreria che coinvolge perfino Cosa Nostra e racconti toccanti come quello di Thomas H. Cook in cui Veronica Cross, che lavora al Mysterious, si ritrova all’improvviso in stretta sintonia con il dolore del cliente Harry Bentham.
Personaggio, dicevo all’inizio, pure il nostro Otto Penzler, di età imprecisata ma superiore ai cinquanta, aria elegante, nemico del fumo e amante del police procedural, che appare, talvolta, “con il suo bel vestito e la barba brizzolata”, pronto a qualsiasi consiglio sui libri rari da acquistare.
Racconti deliziosi, colti, sensibili, avvolti spesso con un sottile velo di ironia, di sorriso e qualche punta di malinconica commozione. Insomma una bella festa dell’intelligenza e dell’arte dello scrivere.
Per I racconti del giallo ecco Il 35 dicembre di Antonio Bellomi. Una cena tra amici, elogio dell’Italia, in particolare del “bikini” italiano e dei suoi piatti formidabili. Risate mescolate a sane bevute. Ci starebbe bene un mistero per completare al meglio la serata. Ed eccolo in forma di messaggio da decifrare “Incontriamoci il 35-12 davanti all’edicola. Io arriverò in sleeping car alle 7 in punto. Capodanno sarà interessante. Marion”. Si accende la discussione e il mistero viene risolto. Ed ora tocca a voi lettori. Un aiutino? C’è di mezzo la storia…
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