La Scorciatoia di P.G.Sturges, Revolver 2012.
Los Angeles. Dick Henry, ex marinaio di sottomarino e poliziotto, ovvero “La Scorciatoia” per chi ha problemi impellenti da risolvere, e Lynette “splendida zoccola” dalla faccia d’angelo senza rispetto “per niente e per nessuno”, apertamente immorale. Due personaggi al centro della storia. Uno dai sistemi spicci ma dal cuore d’oro che difende i deboli dai cattivi essendo lui più cattivo, una che scopa con un bel po’ di gente ed ora con lo stesso Henry.
Tutto fila liscio fino a quando non gli arriva un “lavoretto” un po’ più cospicuo da parte di Artie Benjamin, riccone stracolmo di quattrini che vuole sapere se la sua mogliettina Judy lo tradisce. Facile come bere un bicchiere d’acqua se… ma non voglio svelare niente.
Qualche altro spunto su Dick. Alto, secco e forte, occhi azzurri, capelli rosso bruno, lentiggini sbiadite, naso un po’ a gobba e storto, sposato e lasciato per essersela spassata con una segretaria, cerca di riconquistare la moglie Georgette bella bionda tendente al rosso, (“D’altronde c’è un solo Dick Henry in questo mondo”), due figli, passione per la musica jazz, ha suonato in una blues band, primo lavoro strillone di giornali, ucciso un violentatore di bambina da poliziotto. Aggiungo come suo pensiero la vita una merdata, tutti bugiardi, tutti disonesti, contano le conoscenze, gli amici, le raccomandazioni, tutto è in vendita e siamo ai giorni nostri. Sogni perduti, ridicoli, amore romantico blah…
Lynette è la femme fatale che fa girare la testa a chi le sta intorno, sesso, sesso e sesso, è tutta una questione di denaro, di avidità, dove l’inganno e la violenza la fanno da padroni. Conseguenza lo scontro, anzi gli scontri finali.
Potrei definire il succo del libro con quello che è il manifesto della nuova casa editrice “Qualità narrativa, profondità nel tratteggiare i caratteri dei personaggi, ritmo sincopato, azione adrenalinica e parossismo visivo, trame a orologeria”.
Tolte le trame ad orologeria che qui non c’entrano niente non sposterei una virgola, anche se il tutto odora di una certa ripetitività di schemi già conosciuti.
Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it
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