Con il numero 116 della collana I bassotti la Polillo pubblica un altro romanzo dello scrittore inglese J. S. Fletcher che con il titolo Assassinio nella brughiera (The Yorkshire Moorland Mystery, 1930) ci presenta un interessante mystery.
Fletcher a circa diciottto anni intraprese la carriera giornalistica scrivendo articoli sulla vita rurale, divenendo ben presto editorialista per diverse testate. Scrisse circa 200 libri dei generi più disparati. È stato uno degli scrittori di romanzi gialli della cosiddetta "epoca d'oro". Ottenne il grande successo con Delitto a Middle Temple (edito in Italia da Polillo Editore). Il romanzo è un antesignano dell'attuale spettacolarizzazione dei casi di omicidio da parte dei media.
L’autore:
Joseph Smith Fletcher (1863-1935) nacque ad Halifax, nello Yorkshire, da un pastore protestante che lo lasciò presto orfano. A diciotto anni intraprese la carriera giornalistica firmando per un decennio articoli sulla vita rurale con lo pseudonimo di “Figlio del Suolo”, prima di diventare editorialista di spicco per diverse testate. Dopo aver debuttato nella narrativa a ventinove anni, spaziò in vari generi letterari e in breve tempo riuscì a guadagnare a sufficienza per abbandonare il giornalismo. Già a partire dall’inizio del secolo aveva dato alle stampe storie gialle, ma dovette attendere l’uscita di The Middle Temple Murder (1918, Delitto a Middle Temple, I bassotti n. 11) per raggiungere il meritato successo. Il romanzo, grazie all'entusiastico giudizio espresso dall'allora presidente americano Woodrow Wilson, fu uno dei grandi bestseller dell'epoca e rese il suo autore per parecchi anni uno dei giallisti più popolari su entrambe le sponde dell'Atlantico. Fra gli altri suoi gialli degni di nota si segnalano The Charing Cross Mystery (1923, Il mistero di Charing Cross, I bassotti n. 57) e The Yorkshire Moorland Mystery (1930, Assassinio nella brughiera, I bassotti n. 116).
La “quarta”:
Charles Essenheim, ricchissimo collezionista newyorchese di libri rari, si trova a Londra per affari. Una mattina l’uomo lascia il suo appartamento al Carlton Hotel per trascorrere qualche ora in un club e da quel momento si perdono le sue tracce. Il nuovo segretario di Essenheim, James Mannering, è naturalmente preoccupato, mentre il direttore del Carlton, conoscendo bene quel cliente americano, sa che è un suo vezzo sparire per interi giorni senza dare notizie di sé. Ma una settimana dopo la scomparsa, il cadavere del collezionista viene ritrovato in un crepaccio nella brughiera dello Yorkshire con due ferite mortali alla testa. Chi ha ucciso il povero Essenheim? Quale misterioso affare lo aveva portato a oltre duecento miglia da Londra e per quale motivo è stato assassinato? Per il denaro, di cui si era ben rifornito il giorno stesso della sua scomparsa, o per qualche prezioso volume di cui era entrato in possesso? Il nipote della vittima, Frank, non si dà pace e con l’aiuto del segretario e della polizia locale cerca di ricostruire gli ultimi movimenti dello zio. Ed ecco che spuntano alcuni personaggi la cui identità è avvolta nel mistero e una rara prima edizione secentesca… Sorretto da una suggestiva ambientazione, un appassionante mystery del 1930 a opera di uno dei più noti autori inglesi dell’età d’oro del giallo.
J. S. Fletcher, Assassinio nella brughiera (The Yorkshire Moorland Mystery, 1930)
Traduzione Marisa Castino Bado
Polillo Editore, collana I bassotti 116, pagg. 245, euro 14,40
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