La Castelvecchi Editore ci presenta lo scrittore spagnolo Juan Jacinto Munoz Rengel che fa il suo esordio nel nostro paese con un giallo divertente e originale dal titolo L’assassino ipocondriaco (El asesino hipocondriaco, 2012).

Con questo suo primo romanzo l’autore ci narra le veramente divertenti traversie che subisce un certo sig. M.Y., una persona seria che svolge un lavoro molto particolare, infatti è un killer di professione e quando viene “assunto” si sente in dovere di portare a termine il lavoro a tutti i costi.

Ora un misterioso personaggio gli ha affidato il compito di uccidere un certo sig. Blaisten. Lui ha iniziato a controllare minuziosamente tutti i movimenti della sua prossima vittima, vuole portare a termine il lavoro perchè è certo che domani sarà il suo ultimo giorno di vita, ma questa certezza di morire l’indomani il sig. Y se la ripete da molti anni.

I vari tentativi per uccidere il sig. Blaisten vanno regolarmente a vuoto per due motivi principali: la sua enorme sfortuna e le decine di malattie (vere o presunte) di cui Y è affetto.

Molte sue malattie sono identiche a quelle di cui erano affetti vari personaggi storici come Kant, Swift, Proust, Edgar Allan Poe e molti altri e le sue malattie sono le più diverse come “la maledizione di Ondina” oppure la “Sindrome da Accento Straniero” e altre totalmente ignote al 99% della popolazione mondiale.

Tra gli altri dolori, malanni e difetti vari il sig. Y è strabico, allergico a una moltitudine di materiali, soffre di dermatiti e nel collo ha incistato il suo fratello gemello mai nato; poi ci sono molte altre sindromi che non citiamo.

Il lettore “sarà costretto” con suo grande divertimento a non smettere di leggere per sapere di quante altre malattie è affetto il killer e scoprire se riuscirà alla fine a uccidere quel fortunatissimo sig. Blaisten.

L’autore:

Juan Jacinto Munoz Rengel è uno scrittore spagnolo classe ’74. Insegna scrittura creativa presso il Centro Fuentetaja di Madrid e conduce un programma di letteratura per la Radio Nacional de España. Fondatore della rivista letteraria “Estigma”, collabora regolarmente con “Anthropos”, “Clarìn”, “Barcarola” ed “El Paìs”. È autore delle raccolte 88 Mill Lane (Alhulia, 2005) e De mecànica y alquimia (Salto de Pàgina, 2009). L’assassino ipocondriaco è il suo primo romanzo.

La “quarta”:

Il signor Y., assassino di professione, deve portare a termine il suo ultimo incarico, ma per riuscirci deve superare un grande ostacolo: gli resta un solo giorno di vita. In realtà, sono anni che il signor Y. è convinto di essere in punto di morte, assediato da un numero talmente impressionante di malattie da far pensare a un miracolo clinico. Adesso, su incarico di un misterioso personaggio che preferisce mantenere l’anonimato, deve uccidere il fantomatico e inafferrabile signor Blaisten. Tutti i suoi tentativi vengono però ostacolati dalla sua incomprensibile sfortuna, oltre che, naturalmente, da ognuna delle sue innumerevoli patologie. Appassionato di filosofia e di letteratura, le azioni del signor Y. sono influenzate dal raffronto tra la sua persona e le vite dei «grandi malati», immaginari o reali, della storia del pensiero. L’ossessione di Kant, le vertigini di Swift, l’alcolismo e le malattie ereditarie di Edgar Allan Poe e la cagionevolissima salute di Proust; manie e sintomi che il nostro assassino non trascura di provare a sua volta in tutta la loro presunta realtà. Romanzo esilarante, colto e denso di riflessioni, poliziesco dal ritmo serrato, riflessione filosofica e gioco meta-letterario, L’assassino ipocondriaco è una delle più brillanti opere di narrativa pubblicate lo scorso anno in Spagna.

Juan Jacinto Munoz RengelL’assassino ipocondriaco (El asesino hipocondriaco, 2012)

Traduzione Pierpaolo Marchetti

Castelvecchi Editore, collana Narrativa, pagg. 189, euro 16,00