In attesa di una sorpresa per gli appassionati di Sherlock Holmes, I Classici del Giallo Mondadori presentano in questi giorni Le fatiche di Hercule di Agatha Christie (euro 4,90). Possibile che ci sia qualcuno capace di compiere imprese simili a quelle di Hercule Poirot? È lui stesso che se lo chiede, quando scopre che un impertinente professore universitario ha avuto l’ardire di paragonare le imprese del mitico Ercole a quelle che lui ha compiuto nell’arco della sua carriera. Poirot, come sempre pronto ad affrontare con piglio qualsiasi situazione, non è convinto che l’Ercole tutto muscoli e potenza selvaggia, dalle maniere barbare e poco galanti, sia paragonabile alla classe, all’astuzia e al fine ragionamento con cui una mente superiore (come la sua, naturalmente) può aver ragione di mostri, bruti e nefandezze di ogni genere. Anche se una somiglianza, seppure vaga, con le imprese del mitico eroe esiste davvero. Ma chi, di questi due campioni, merita la palma di più grande benefattore dell’umanità? Poirot non ha dubbi, naturalmente, ed è per questo che si lancia nella risoluzione di dodici casi che possono essere paragonati, per difficoltà, alle dodici fatiche di Ercole.
Agatha Christie (1890-1976), creatrice di Hercule Poirot e di Miss Marple, nasce a
Torquay, sulla costa inglese, da una famiglia agiata. Durante la Prima guerra mondiale presta servizio come crocerossina e nel 1920 pubblica il suo primo giallo: Poirot a Styles Court. A questo folgorante esordio seguono numerosissimi romanzi, racconti, testi teatrali e radiofonici. Dopo il divorzio dal primo marito, il pilota Archibald Christie, si risposa con l’archeologo Max Mallowan, con il quale intraprende diversi viaggi in Medio Oriente.
Nel 1954 vince il Grand Master Award, nel 1955 il New York Drama Critics Circle Award e nel 1971 viene nominata dalla regina Elisabetta Dame dell’impero.
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