Probabilmente Saunière qualcosa aveva trovato, non si sa di che genere o valore, invertendo quella simbologia il parroco dichiara di appartenere o di sapere qualcosa che non è manifesto, qualcosa di non svelato, non c’entra necessariamente il mito del graal o della Maddalena, è più probabile che ci sia dietro qualche interesse molto meno spirituale, è possibile che abbia partecipato e condiviso qualche importante scontro di poteri. Pochi sanno che una faccenda simile esiste anche in Italia, ma il mito non l’ha ancora accresciuta, nel paesino di Altare in Val Bormida si ripete la storia del parroco di provincia che si arricchisce, da noi si chiama Monsignor Bertolotti. Ad Altare c’è la chiesa di sant’Eugenio con simbologie inverite, anche qui è presente la Via Crucis al contrario (in senso antiorario), anche qui c’è un san Rocco con la ferita invertita, sono simboli di una tradizione non ortodossa che viene rappresentata con simboli rovesciati. Questo suggerisce che la faccenda di Saunière non è poi così unica né straordinaria visto che ne abbiamo una versione italiana e chissà quante altre non conosciute. Una ricchezza improvvisa e innaturale in un semplice parroco di provincia unita a un’antica simbologia suggerisce fascinazioni da caccie al tesoro e al mistero, si dimentica però che la fine dell’Ottocento è ricco di sentimenti liberali e anticattolici, sono gli anni in cui i comuni scoprono traghe dedicate a martiri del libeo pensiero; la massoneria europea e inglese avrà un ruolo segreto, ma importante, nella progettazione e sovvenzione all’impresa dell’Unità d’Italia.
Basta fare un giro nelle città e nei paesini italiani per scoprire monumenti e lapidi a Giordano Bruno visto come martire del libero pensiero: molti governi o giunte comunali ne faranno un vessillo contro la Gran Pretagna, così era detta alla fine dell’Ottocento l’Italia ancorata alla politica conservatrice del Papa Re.
Sono decenni in cui si giocano partite di grandi scontri di poteri, tra resistenze monarchiche e aneliti repubblicani, le società segrete fioriscono e partecipano allo stesso gioco, infatti scopriamo tra i benefattori di Sauniere e non solo lui, la contessa di Chambord, è probabile che molti parroci abbiano avuto simpatie non proprio riconducibili all’ortodossia, non è escluso che si siano fatti strumento (più o meno consapevolmente) di questi giochi di potere. La dinamica può essere semplice, un gruppo monarchico tenta di arginare il pericolo dei bolscevichi, dei rossi marxisiti comunisti atei e via dicendo, finanzia segretamente parrocci conservatori, carismatici o semplicemente utili, l’importante è creare opere che siano di contatto e di aggregazione per le masse. Naturalmente non ci sono prove, tento un’ipotesi e mi limito a seguire la logica della politica eurpea, credo che dietro a questi miti ci sia dietro un prosaico interesse di un poetere economico in pericolo o destabilizzato.
Una regola dei magistrati per la ricerca dei malavitosi recita “segui i soldi” e indica un percorso che dall’esecutore conduce al mandante, se avessimo tracce del passaggio di quei fondi sapremmo chi aveva interesse a sovvenzionare parroci che si richiamano a tradizioni non ortodosse.
Tuttavia luoghi così carichi di memoria storica, di leggenda e di poesia hanno mantenuto un fascino unico che può racchiudersi in quell’aura unica di poesia e simbologia che li rende ancora seducenti, il tutto però non giustifica la caccia al tesoro dell’ultimo improvvisato Indiana Jones.
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