Di una statura inferiore alla media, eppure molto flessuosa ed elegante, di nascita e portamento borghese, ma non scevra da un certo grado di eleganza e di nobiltà nei modi, con un viso dall’ovale perfetto, morbidi capelli castano chiari, grandi occhi grigio scuri ben definiti, contornati da arcuate sopracciglia, un naso e una bocca perfetti, un sorriso e una pelle che abbagliano, Jeanne-Antoinette Poisson conosce Luigi XV a poco più di vent’anni, quando la sua bellezza è al culmine. Contro ogni pronostico è destinata a diventare l’ultima grande favorita del regno di Francia, la prima regina senza corona. Nata a Parigi il 29 dicembre 1721 in una famiglia borghese di commercianti, peraltro fornitori dello Stato, Jeanne-Antoinette è figlia della bellissima Louise Madeleine de La Motte, che la cresce come una principessa, affidando la sua educazione ai migliori istitutori perché diventi non solo bella e aggraziata, ma anche colta e sofisticata, in grado di trovare un partito che sia il più possibile adeguato alle sue alte speranze. Il padre, François Poisson è furiere del duca di Orléans e piuttosto noto a corte, strettamente legato alla cerchia dei potentissimi fratelli Pâris, fornitori ufficiali dell’esercito francese. Tuttavia è piuttosto probabile che la reale paternità di Jeanne-Antoinette appartenga a uno dei numerosi amanti della madre, l’intendente generale delle imposte Charles-François-Paul Le Normant, che la tratta sempre come una figlia, finanzia i suoi studi e nel 1741 ne organizza le nozze col nipote, Charles-Guillaume Le Normant de Tournehem e le dona il castello e le terre di Etiolles.
Il primo incontro di Jeanne-Antoinette con il re avviene nel 1745 durante un ballo mascherato all’Hotel-de-Ville nel corso dei festeggiamenti in onore delle nozze del delfino, incontro favorito dall’intervento del valletto di camera del re, Le Bel, che è stato anche lui uno dei focosi amanti della bella Madeleine. Il re in quel momento è gravemente provato per la morte improvvisa della sua ultima favorita, Madame de Chateauroux, ed è pronto per una nuova amante. Jeanne-Antoinette è bellissima, ambiziosa e ben addestrata e sa come entrare nelle grazie del sovrano, anche se non in molti scommettono sul suo successo, visto che nessuna borghese, prima, è mai stata ammessa a corte e riconosciuta come favorita ufficiale di un sovrano. Entro un anno, invece, Jeanne-Antoinette chiede il divorzio dal marito, riceve in dono dal re il titolo di Marchesa de Pompadour, ceduto appositamente dal principe di Conti che lo ha, a sua volta, rilevato da una nobile famiglia di Limoges ormai estinta, viene presentata ufficialmente a corte dalla principessa di Conti e diventa dama soprannumeraria della Regina. Una carriera di cortigiana a dir poco fulminante, contro tutti i pronostici e senza alcun precedente.
La novella Madame de Pompadour ora risiede ufficialmente nel castello reale di Choisy, ha una rendita annua di duecentoquarantamila lire e occupa l’appartamento soprastante quello del sovrano, presso l’ala nord del corpo centrale del sontuoso palazzo di Versailles, negli stessi appartamenti che erano appartenuti a Madame di Maintenon, l’ultima amante di Luigi XIV, l’unica tra tutte ad avere ottenuto anche il matrimonio, se pur in tarda età. Lo stesso scopo a cui aspira l’ambiziosa Antoinette.
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