George Harmon Coxe è stato un autore prolifico e moltissimi suoi romanzi (oltre trenta), sempre avvincenti e interessanti, sono stati pubblicati nel nostro paese nella collana Il Giallo Mondadori.

Nel numero 10 della collana I mastini, la Polillo Editore invia in questi giorni nelle librerie il suo romanzo dal titolo L’occhio indiscreto (Murder with Pictures, 1935).

E’ il primo romanzo giallo scritto da questo autore ed è anche il primo nel quale introdusse il suo personaggio più famoso, il fotoreporter Kent Murdock, un personaggio che conquistò le simpatie dei lettori di quel tempo ma che ha ancora fascino da vendere per conquistare le simpatie dei lettori dei nostri tempi.

Come abbiamo scritto in Italia sono stati tradotti molti suoi romanzi, ma stranamente questo è rimasto inedito sino ad oggi.

L’autore: 

George Harmon Coxe (1901-1984), nato a Olean, nello stato di New York, dopo aver abbandonato gli studi trovò lavoro dapprima come boscaiolo, poi in una fabbrica di automobili. Ben presto, però, il suo amore per la scrittura lo spinse a dedicarsi al giornalismo e tra il 1922 e il 1927 collaborò con varie testate. Nel 1927 si trasferì a Cambridge, Massachusetts, dove lavorò in un’agenzia di pubblicità fino al 1932 quando decise di rimettersi a scrivere. Tre anni dopo diede alle stampe il suo primo romanzo, Murder with Pictures (L’occhio indiscreto - I mastini n. 10). Fu per lui l’inizio di una lunga carriera letteraria durante la quale pubblicò 63 opere, 23 delle quali con Murdock come protagonista. Dal 1936 al 1938 lavorò per la MGM come sceneggiatore. Stimato dalla critica e dai colleghi («Il più professionista dei professionisti», lo definì il noto critico e scrittore Anthony Boucher), nel 1964 fu insignito del Grand Master Award dai Mystery Writers of America, associazione della quale era stato presidente nel 1952. Il suo ultimo romanzo, No Place for Murder (Fenner: la morte mi perseguita) fu pubblicato nel 1975, nove anni prima della sua morte avvenuta a Old Lyme nel Connecticut.

la “quarta”: 

Il più importante processo dell’anno si è appena concluso con l’assoluzione dell’imputato, Nate Girard, dall’accusa di omicidio, e i giornalisti schizzano verso le cabine telefoniche per dettare i loro articoli mentre i fotografi tempestano di flash il sorridente Girard e Mark Redfield, il suo avvocato. Quella sera, per festeggiare la vittoria, Redfield dà un ricevimento al quale invita anche Kent Murdock, il fotografo di punta del Boston Courier-Herald, che abita nel suo stesso palazzo. Alla festa Murdock trova alcune sorprese spiacevoli (l’ex moglie con la quale è in cattivi rapporti) e piacevoli (una deliziosa biondina vestita di blu che però non gli dà la benché minima corda), ma dopo un po’, annoiato, decide di tornarsene a casa. Mentre è in bagno per fare una doccia, sente un rumore di passi nell’appartamento e poco dopo gli compare davanti, pallida e spaventata, la stessa biondina conosciuta al party. «Apri l’acqua», gli intima lei e s’infila vestita nella doccia. Le sorprese, in quella strana notte, non sono ancora finite: qualche istante più tardi, infatti, il tenente Bacon della Squadra Omicidi irrompe nel bagno. «Ciao, Kent», gli dice. «C’è stato un omicidio nel palazzo. Hai per caso visto una ragazza?». Pubblicato originariamente nel 1935 e finora inedito in Italia, un romanzo avvincente con un protagonista che conquisterà subito le simpatie dei lettori.

George Harmon Coxe, L’occhio indiscreto (Murder with Pictures, 1935)

Traduzione Francesca Stignani

Polillo Editore, collana I mastini 10, pagg. 254, euro 14,40