Altra interessante riscoperta della Polillo Editore è l’autore inglese J. C. Masterman di cui viene pubblicato, nella famosa collana I bassotti un suo romanzo che andò in stampa nel 1933.

Si tratta di Tragedia a Oxford (An Oxford Tragedy).

Siamo a Oxford in una università e il professore Shirley dopo una cena con i colleghi si allontana dalla tavola per raggiungere lo studio di un altro professore.

Passano pochi minuti e si scopre che il professore è stato ucciso. Gli hanno sparato.

Viene subito chiamata Scotland Yard e l’ispettore Cotter inizia le indagini che si rivelano difficoltose.

Incuriosito da quanto accaduto si mette a indagare anche Ernst Brendel, un avvocato viennese che si trovava per caso nell’università per tenere un ciclo di lezioni nella facoltà di legge.

Sarà proprio lui ad arrivare alla soluzione del caso.

L’autore: 

J[ohn] C[ecil] Masterman (1891-1977), nacque a Kingston Hill, nella contea inglese del Surrey. Dopo gli studi a Osborne e Dartmouth e a Oxford, si perfezionò presso l’Università di Friburgo. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale lo colse mentre era in Germania e, considerato un nemico, fu internato per quattro anni nel campo di prigionia di Ruhleben. Al suo ritorno in patria divenne docente di Storia Moderna presso il Christ Church College di Oxford e nel corso degli anni Venti si distinse per la sua grande abilità in alcuni sport – cricket, tennis e hockey su prato – partecipando in rappresentanza dell’Inghilterra a numerose competizioni internazionali. Durante il secondo conflitto presiedette il Twenty Committee, un gruppo di ufficiali inglesi dell’Intelligence responsabile del reclutamento e dell’attività delle spie tedesche che facevano il doppio gioco a favore dell’Inghilterra. Per i servizi prestati alla patria in tempo di guerra nel 1959 fu insignito del titolo di baronetto. Come scrittore di gialli, Masterman pubblicò solo due romanzi, An Oxford Tragedy (Tragedia a Oxford) e The Case of the Four Friends (1956). In entrambi il protagonista è Ernst Brendel, un avvocato e docente austriaco con l’hobby della detection. L’autore è morto a Oxford.

la “quarta”: 

In un immaginario istituto universitario di Oxford, il St. Thomas’s College, il professor Shirley, dopo essersi a lungo intrattenuto con altri colleghi in un piacevole dopocena di chiacchiere, brandy e sigari, si allontana per raggiungere il professor Hargreaves nel suo studio. Ma non sono passati neanche venti minuti che gli sconvolti docenti vengono informati che Shirley è morto, ucciso da un colpo d’arma da fuoco. Il caso appare subito complicato e così viene chiesto l’aiuto di Scotland Yard che manda sul posto il metodico ispettore Cotter. La soluzione, secondo la migliore tradizione dei gialli della golden age, verrà però trovata da un investigatore dilettante, l’avvocato Ernst Brendel, un viennese arrivato in quei giorni al St. Thomas per tenere un ciclo di lezioni alla facoltà di legge. Servendosi come “Watson” di uno dei docenti anziani, riuscirà a far luce sull’intricata vicenda scoprendo una tragica storia di ossessioni e umane debolezze. Finora inedito in Italia, questo romanzo del 1933 è stato molto elogiato dai critici Barzun e Taylor nel loro A Catalogue of Crime: “Una storia di prim’ordine in cui l’autore, a differenza di altri tentativi di ‘inventare’ Oxford, ne coglie la genuina atmosfera, popola il luogo di personaggi plausibili e fornisce investigazione, logica e discussione sul ‘metodo d’indagine’ in un inglese mirabilmente semplice e piacevole. Un capolavoro”.

J.C. Masterman, Tragedia a Oxford (An Oxford Tragedy)

Traduzione Bruno Amato

Polillo Editore, collana I bassotti 105, pagg. 221, euro 13,90