C’è qualcuno, oggigiorno, che saprebbe rispondere in maniera appropriata, se qualcuno ponesse la domanda: chi fu Todd Downing? So solo che sarebbero pochissimi. Eppure Downing fu un autore di assoluto rilievo, autore di romanzi di tale eccellente fattura da meritarsi un posto nella Storia della Letteratura Poliziesca, nonostante essi fossero solo dieci. E per di più, cosa che già di per sé sarebbe dato sufficiente a garantirgli ricordo indelebile, è il fatto che Downing fu in assoluto, il primo scrittore di natali pellerossa.
George Todd Downing nacque il 29 marzo del 1902 ad Atoka, città che era all’interno di un vasto territorio sotto la giurisdizione diretta indiana, quello che ora è l’Oklahoma: la sua nonna paterna, Melissa era una delle indiane Choctaw che avevano preso parte alla migrazione dal Mississippi; suo padre, Samuel, era stato uno dei primi Choctaw ad aver combattuto come volontario nell’esercito statunitense, nel battaglione M (gli altri due erano il D e l’L) del leggendario Primo Reggimento di Cavalleria, detto “Rough Riders”, durante la Guerra Ispanico-Americana, del 1898.
Nel 1919 George Todd Downing, si diplomò per poi iscriversi all’Università dell’Oklahoma, dove riportò il Bachelor e il Master Degree rispettivamente nel 1924 e nel 1928. Conosceva approfonditamente l’antropologia, e oltre alla lingua Choctaw che parlava correntemente, tanto da scrivere in età matura un trattato di grammatica che ancor oggi si usa in Oklahoma, conosceva benissimo il francese, e lo spagnolo, oltre all’americano. Queste sue conoscenze, gli consentirono di farsi una certa reputazione, allorché egli spostò i suoi interessi dal puro giornalismo (che era stata la sua prima occupazione e che aveva assorbito i suoi primi interessi ) allo studio del folklore delle genti del Centro e Sud America, soprattutto di area messicana,. E fu durante uno dei suoi giri estivi alla scoperta dei luoghi e delle tradizioni del Messico, che a causa della disdizione di un viaggio aereo a causa un incidente, prese la penna e scrisse il suo primo romanzo poliziesco, Murder on Tour (1933), un romanzo estremamente originale che introduceva con sapienza e con felicità narrativa una nuova figura di investigatore, Hugh Rennert, un Ufficiale della Polizia di Dogana (intervenuto in altri 6 romanzi, oltre al primo): il tema di questo primo romanzo, era quello di una serie di assassini che vengono perpetrati durante le razzie in “siti archeologici toltechi da una banda di tombaroli”.
Questo romanzo ebbe un grande successo e permise a Downing, alla pubblicazione del secondo straordinario romanzo, The Cat Screams, di godere di traduzioni in Inghilterra, Italia, Germania, e Svezia: The Cat Screams (1934), parla di morti cui viene attribuita un’aurea sovrannaturale, in quanto essi sono connessi alle tradizioni ed al folklore degli indiani messicani. In particolare questo secondo romanzo introduce furbescamente un prologo, un articolo di giornale tratto da un tal Mexico City Mundial, che informa della morte di due cittadine statunitensi, nell’area di Taxco, apparentemente e senza alcun motivo suicidatesi; e fa delle ipotesi. Così si apre il romanzo. Il Capitolo I che segue immediatamente si chiama Harlequinade, “Arlecchinata”.
E’ una caratteristica che seguirà, Downing, in altri romanzi, quella di insistere su particolari, su piste, e trame decisamente originali, se non bizzarre: luoghi misteriosi, strani personaggi, insomma dei mystery molto accattivanti, che si mettono in luce anche per la straordinaria qualità delle visioni che Downibg riusciva a creare sulla base delle proprie conoscenze, un po’ come Emilio Salgari: solo che Salgari nei posti che descriveva non c’era mai stato, mentre Downing sì.
Se questi due primi romanzi furono scritti sulla base principalmente delle conoscenze antropologiche dello stesso Downing ( e in questo, anticipa sorprendentemente le atmosfere poste in atto da Tony Hillerman, grande scrittore di polizieschi, scomparso tre anni fa, e pubblicato parecchio ne Il Giallo Mondadori), i restanti, molto intelligentemente trovarono lo sfondo per le loro trame, in accadimenti che pur senza essere in stretta correlazione con la realtà di ogni girono, tiene conto dei temi contemporanei: così nel terzo romanzo della lista, Vultures in the Sky (1935), ambienta la trama durante un viaggio su un treno delle ferrovie messicane e parla di un tentativo di rapimento (i rapimenti all’epoca, come da noi negli anni ’70, erano molto seguiti dall’opinione pubblica: anche Van Dine scrisse un romanzo di Philo Vance, sul tema); il quarto, Murder on the Tropic (1935) parla della Pan American Highway, l’Autostrada pan-americana, come pure l’ottavo, Night Over Mexico (1939); il quinto, The Case of the Unconquered Sisters (1936), presenta una lezione di storia all’università, che fa da sfondo ad un altro mistero: alcuni delitti che accadono intorno alla presenza di due eccentriche sorelle, emigrate in Messico, del loro nipote, di funzionari di ambasciata e archeologi lì operanti; del resto la presenza nel luogo del ritrovamento di un primo cadavere, dell’Ufficiale di Dogana Hugh Renner, sembra motivo sufficiente perché l’Ambasciata americana nella capitale messicana, gli affidi, su mandato del proprio governo, incarico ufficiale di fare luce sul delitto.
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